Coronavirus, niente voto in estate. Il governo rinvia all’autunno elezioni e referendum
Disco verde del Consiglio dei ministri al rinvio delle elezioni amministrative. La decisione, oltre alle sette regioni che avevano già dovuto spostare, causa coronavirus, l’appuntamento con le urne – Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle D’Aosta – interessa anche 1137 Comuni. Di questi, 18 sono capoluoghi di provincia. L’ipotesi che sembra profilarsi è quella di un election day per le elezioni regionali e il referendum confermativo, da svolgersi tra settembre e ottobre. Le Regioni interessate avranno autonomia nella scelta della data tra settembre e ottobre per le consultazioni che le riguardano.
Al voto 7 Regioni e oltre 1000 Comuni
La consultazione referendaria riguarda invece il taglio del numero dei parlamentari. Si doveva inizialmente svolgere alla fine di marzo, ma anche in questo caso il coronavirus ne sconsigliò la celebrazione. Il rinvio all’autunno 2020 è ordinato per scaglioni a seconda delle elezioni. Per quanto riguarda le elezioni suppletive di Camera e Senato, il termine viene fissato in 240 giorni dalla data della vacanza dichiarata dalla Giunta delle elezioni. Per quanto riguarda invece i consigli comunali, il rinvio delle relative elezioni rimanda a una domenica compresa tra il 15 settembre ed il 15 dicembre 2020.
Se il coronavirus persiste possibile un ulteriore rinvio di 3 mesi
Le elezioni regionali inizialmente previste per la finestra elettorale di primavera slittano. Ma non potranno tenersi in estate, come inizialmente previsto da alcuni governatori uscenti. Il Consiglio dei ministri ha infatti corretto la bozza del decreto che inizialmente prevedeva una finestra temporale che arrivava al massimo all’8 novembre. I relativi consigli regionali sono prorogati fino al 31 agosto. Non è escluso che quest’ultima decisione possa lasciare un po’ di amaro in bocca a quei governatori che volevano andare al voto a distanza più ravvicinata. In ogni caso, il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede un ulteriore slittamento di tre mesi nel caso il coronavirus dovesse persistere.
Perfetto, il virus fa il loro gioco. Forse l’epidemia la stavano aspettando con ansia e non avevano interesse ad allertare il sistema sanitario.
L’ultima follia di alcuni governatori di destra: vietano pure ai residenti di andare sulle spiagge, o nei boschi, e vorrebbero fare elezioni, e magari pure comizi? E le file ai seggi elettorali?
Al riguardo, ho una data CERTISSIMA: IL 30 DI FEBBRAIO.