Coronavirus, è morto Sergio Rossi. Con le sue scarpe ha conquistato il mondo
Eleganti, seducenti, adorate dalle star di tutto il mondo. Sergio Rossi, nel corso della sua lunga e fortunata carriera di designer, ha creato alcune tra le scarpe più belle (e desiderate) che si siano viste nell’era contemporanea. È stato un talento autentico del Made in Italy. Di più: un nome che ha contribuito a farlo, il Made in Italy. Il coronavirus ci ha privato anche di lui. Un leone nato nel 1935, che da San Mauro Pascoli, in Romagna, aveva saputo conquistare il mondo, calcandone – più o meno letteralmente – tutte le strade più importanti.
Il visionario amato dalle dive
Sergio Rossi si è spento a 85 anni all’ospedale di Cesena, dove era stato ricoverato venerdì scorso. Le sue condizioni si sono aggravate in pochi giorni. Il brand era stato tra i primi a scendere in campo per contrastare l’emergenza sanitaria e aveva di recente annunciato la donazione di 100mila euro a favore dell’Ospedale Sacco di Milano. L’imprenditore è stato un pioniere del suo tempo. Visionario e innovatore, per lui la calzoleria era una riflessione continua sulla forma, l’armonia e l’eleganza. Diverse le dive che nel corso degli anni hanno messo almeno un paio di Sergio Rossi ai piedi: da Sharon Stone a Diane Kruger, passando per Anne Hathaway, Naomi Campbell, Sarah Jessica Parker, Halle Barry e Cate Blanchett.
Da San Mauro Pascoli al successo mondiale
Sergio Rossi fondò il suo marchio a San Mauro Pascoli nel 1951, ereditando da suo padre tutte le competenze di grande artigiano. Inizia realizzando sandali e scarpe poi vendute in tutta l’Emilia Romagna, da Rimini a Bologna. Negli anni ’60, sull’onda del successo e della notorietà data allo stile di vita italiano dal film La Dolce Vita (suo un paio di sandali indossati nella pellicola da Anita Ekberg) firma il suo primo paio di calzature, i sandali estivi Opanca, un sandalo con la suola che curvava gentilmente attorno al piede, in modo da farlo diventare un tutt’uno con la parte superiore della scarpa. Il successo è immediato. E inarrestabile. Nei decenni successivi arrivano le collaborazioni con marchi come Versace, Dolce&Gabbana, Alaïa; le sfilate esclusive; l’alta moda; le boutique monomarca. “Sergio amava le donne ed era capace di catturare la femminilità in modo unico, creando, attraverso le sue scarpe, l’estensione naturale delle gambe femminili. Ricorderemo la sua creatività per sempre”, ha commentato il Ceo del gruppo Sergio Rossi, Riccardo Sciutto.