Calabria, la riapertura diventa un caso politico. Il governo pronto alla diffida contro la Santelli
Calabria, diventa un caso politico l’ordinanza della governatrice Iole Santelli che ha deciso di riaprire bar e ristoranti, purché all’aperto.
Il governo verso la diffida
Il governo va verso la diffida. La diffida è il passo che precede l’impugnativa. Si tratta, in estrema sintesi, di una lettera con cui si invita il governatore a rimuovere le parti incoerenti dell’ordinanza rispetto al Dpcm varato. Se le modifiche non vengono apportate, il governo può a quel punto decidere di ricorrere al Tar o alla Consulta e impugnarla. Il Pd, in particolare, accusa la governatrice Santelli di fare del virus un terreno di scontro politico mettendo a repentaglio la salute pubblica.
I sindaci che dicono no
Anche diversi sindaci, in prevalenza di centrosinistra, hanno annunciato che non applicheranno l’ordinanza di Santelli. Tra questi il sindaco di Reggio Calabrio Giuseppe Falcomatà: “A volte la realtà supera la fantasia – dice Falcomatà- Non si gioca sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Spero che la notte porti consiglio, in caso contrario è ovvio che ci determineremo di conseguenza”. Si schiera per la chiusura Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro mentre il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di Forza Italia come il presidente della Regione, difende la scelta di Santelli. “Ha fatto bene Jole a riaprire subito bar e ristoranti all’aperto, anche perché in Calabria non cambierebbe niente con un mese di chiusura in più. Si aggraverebbe solo di molto la situazione economica”.
Berlusconi si schiera con Santelli
Silvio Berlusconi si schiera con la governatrice azzurra: il leader azzurro, infatti, pur predicando sempre la massima cautela per garantire il lavoro in completa sicurezza, è favorevole alla differenziazione secondo il tasso di contagio e letalità, ovvero i criteri di riapertura devono variare territorio per territorio. Della serie: la Calabria non può essere paragonata a quelle Regioni che sono state più colpite dal virus, dove ci sono stati i focolai e il rischio di contagio resta abbastanza alto.
La replica della governatrice
La stessa Jole Santelli ha replicato alle critiche osservando che il governo dovrebbe dare le linee generali per la riapertura e lasciare le scelte ai singoli territori sulla base dei dati del contagio. “Mi aspetto che il governo assuma la normativa cornice, le precauzioni necessarie alle quali tutti ci dobbiamo uniformare, e poi che lasci il dettaglio delle singole scelte alle regioni”.
BRAVA!
Permettere la riapertura di bar e ristoranti nel rispetto delle norme di sicurezza è SACROSANTO. L’alternativa è portare alla disperazione quelle categorie di lavoratori è consegnarle nelle mani danarose della ‘ndrangheta. E’ questo che vuole il governo comunista di Giuseppi Conte?
Brava Santelli! Finalmente provvedimenti di buon senso! Se il Governo avesse un minimo di voglia di risolvere i problemi, invece di esercitare “pieni poteri”, accoglierebbe volentieri il provvedimento come un cantiere, una prova.
BRAVA SANTELLI!!
Ha ragione la governatrice Santelli. il signor nessuno non è in grado di dare chiare ed esaustive spiegazioni, e, pertanto, lasci agire, nel rispetto delle regole generali di sicurezza(mascherine, guanti, distanziometro), chi conosce bene il territorio. I comunisti indossino la maschera intera!.
Brava Santelli, non si può paragonare la Calabria con le altre regioni.