Bollettino della Protezione Civile: calo record di nuovi contagi, ma altri 602 morti

14 Apr 2020 19:20 - di Redazione

Sono 675 i positivi in più rispetto a ieri.  È il dato più basso degli ultimi 32 giorni. In totale gli attualmente positivi sono 103.616. I guariti sono 37.130 ( +1.695), i decessi 21.067 (+602). Lo annuncia il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel bollettino quotidiano.

Il bollettino della Protezione civile del 14 aprile

“La situazione delle terapie intensive è in miglioramento, grazie alla collaborazione con la Lombardia abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in quella regione sono stati nelle ultime 4 settimane 3.862, i dimessi 1.296, i degenti sono ancora 1.240, con il 65% di sopravvivenza. Nel Lazio in un lasso di tempo simile sono stati 424 i ricoverati in terapia intensiva, un quarto dimesso e un quarto ancora degente. Sopravvivenza al 65%, la stessa”. Così Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifico (Cts), in conferenza stampa alla Protezione civile.

“In Lombardia grosso impatto delle terapie intensive”

“Ciò vuol dire che il grosso impatto per l’emergenza in Lombardia c’è stato sulle terapie intensive – ha commentato Antonelli -. Le misure di contenimento hanno ridotto il flusso verso le terapie intensive in altre aree. La severità della condizione dei malati è però simile, a prescindere dai numeri diversi nelle regioni. Conclusione: le misure hanno funzionato per contenere l’impatto in singole regioni e i pazienti, indipendentemente da dove si trovino, con le terapie intensive raggiungono un tasso di sopravvivenza di tutto rispetto”.

Il coronavirus è diventato meno contagioso?

“Non credo che il virus sia diventato meno contagioso, piuttosto che abbiano funzionato le misure di contenimento”, ha detto Antonelli rispondendo a un giornalista. In merito agli anziani, commentando le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Antonelli ha precisato. “Noi da un punto di vista temporale non abbiamo elementi per dare una data precisa. Ma vale la considerazione che quando parliamo di anziani parliamo della fascia di popolazione più fragile, e che in ospedale sono quelli che tuttora pagano il prezzo maggiore. Avere verso questa fetta della popolazione una tutela maggiore è senz’altro indicato. Fino a dicembre chi può dirlo, bisogna vedere l’andamento dei prossimi mesi”.

Commenti

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  • Casigliani Roberto 14 Aprile 2020

    Della serie :l’intervento è andato bene ma il paziente….