Bertolaso dimesso dal San Raffaele. Lui ha fatto il “miracolo” al telefono, gli altri hanno solo aperto bocca
“Oggi sono stato dimesso dal San Raffaele. Ringrazio tutti i medici e gli infermieri, orgoglio del nostro Paese. Uomini e donne che combattono in prima linea contro il Covid-19 pagando troppo spesso in prima persona con contaminazione e a volte purtroppo anche con la vita». Sono le prime parole di Gudo Bertolaso, appena dimesso dal San Raffaele. Le ha affidate a un lungo post su Facebook . Una buona notizia. «Grazie – continua – per tutti i numerosi messaggi di affetto che mi avete inviato in questi giorni. Ora forza, c’è ancora tanto da fare. L’Italia ha bisogno dell’aiuto di tutti». Guido Bertolaso, consulente del governatore lombardo Attilio Fontana per l’emergenza coronavirus, ha lasciato la struttura ospedaliera dove era stato ricoverato lo scorso 24 marzo, risultato positivo al virus.
Durante le settimane trascorse al San Raffaele, tantissimi sono stati i messaggi di incoraggiamenti e di solidarietà ricevuti. Soprattutto dopo gli attacchi vergognosi di Marco Travaglio riservati all’ex capo della Protezione civile. Che non hanno fatto altro che cementare l’incoraggiamento e l’affetto dei tanti italiani perbene che non dimenticano l’esperienza e le capacità dimostrate in ogni emergenza.
Bertolaso aveva contratto il Covid-19 generando l’ironia di Marco Travaglio “Più che creare posti letto in Lombardia, ne ha occupato uno”. Dimenticando che pur dal letto di degenza l’ex capo della protezione civile era riuscito a coordinare i lavori dell’ospedale inaugurato a Milano pochi giorni fa. Per telefono ha fatto il miracolo. “Abbiamo mantenuto le promesse”, aveva scritto Bertolaso in quell’occasione su Fb. Che sia ritornato “in trincea” è una buona notizia per tutti.
Bertolaso è un uomo pratico, non un maledetto burocrate, grande Bertolaso, averne di uomini come lui.
Sono contento per Bertolaso che ha offerto alla popolazione tutta la sua esperienza e capacità organizzativa, anche a rischio della propria salute e incolumità personale. Anche se contagiato e costretto in quarantena, ha svolto tutti i compiti che si è prefisso di svolgere nell’interesse della riuscita del progetto che insieme alla giunta regionale lombarda, aveva pianificato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, anche di coloro che lo hanno criticato e addirittura sbeffeggiato senza alcun rispetto per la persona che ha mostrato grande efficienza e altrettanta capacità di altruismo. Auguro a Guido Bertolaso ogni bene e un grande incoraggiamento, per oggi e per sempre!