Benedetto XVI compie 93 anni in solitudine. Padre Lombardi: “Troppo debole per fare il Papa”

16 Apr 2020 15:35 - di Redattore 89
benedetto xvi

Compleanno all’insegna delle misure anti contagio per Benedetto XVI. Il papa emerito compie oggi 93 anni, “nel segno della sobrietà e della gratitudine al Signore”. A raccontare la giornata particolare di Ratzinger ai tempi del coronavirus è stato monsignor Georg Gaenswein. Il suo segretario personale ha chiarito come Benedetto XVI non abbia ricevuto visite, ma “numerose telefonate, in particolare dal fratello Georg“.

Benedetto XVI sempre informato sul coronavirus

Dunque, Ratzinger resta fisicamente lontano anche dall’affetto dell’amatissimo fratello, religioso pure lui, mentre continua a ricevere “messaggi augurali anche via posta e via email”. “Particolarmente gradito”, poi, il dono che il Pontefice emerito ha ricevuto stamani. Si tratta di una voluminosa biografia scritta dal giornalista tedesco Peter Seewald, in uscita il prossimo 4 maggio. “L’autore – ha spiegato Gaenswein – intendeva presentarlo di persona al Papa emerito. Purtroppo la pandemia lo ha reso impossibile”. Il Pontefice emerito, ha spiegato ancora Gaenswein a Vatican News, “è costantemente informato dell’evolversi della pandemia e prega quotidianamente per i malati e quanti soffrono a causa del virus”. “È stato anche particolarmente colpito – ha confidato il suo segretario particolare – dai tanti sacerdoti, medici e infermieri morti, in particolare nel Nord Italia, nello svolgimento del proprio servizio per i malati di coronavirus. Benedetto XVI partecipa di questo dolore, segue con preoccupazione, ma non si lascia rubare la speranza”.

Padre Lombardi: “Era troppo debole per fare il Papa”

Ma a parlare dei 93 anni di Ratzinger è stato anche l’ex direttore della Sala Stampa vaticana, oggi presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, padre Federico Lombardi. In una lunga intervista a La Stampa ha spiegato che il papa emerito era “troppo debole fisicamente” per continuare a sedere sul soglio di Pietro. “Le sue forze – ha ricordato padre Lombardi – non erano più all’altezza di fargli affrontare i processi decisionali, le riunioni e le incombenze richieste dal governo della Chiesa universale. Non era un indebolimento delle capacità intellettuali, ma la lucidità di vedere le cose nella reale prospettiva”. “Chi è debole fisicamente – ha proseguito – ha meno forze per prendere decisioni”.

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