Usa, primarie dem: duello in sei Stati tra Biden e Sanders. Ancora decisivo il Michigan

10 Mar 2020 13:48 - di Redazione
Biden

Joe Biden è ora il favorito per la nomination dei democratici in vista delle presidenziali Usa di novembre. I successi del Supertuesday gli hanno consentito di spodestare il più progressista Bennie Sanders. Ma ora Sleepe Joe deve confermare la tendenza a lui favorevole nel mini “super martedì” che oggi vede impegnati nel voto ben sei Stati, tra cui quello cruciale del Michigan. Gli altri sono Missouri, Mississippi, Idaho, North Dakota e Washington. Ben 352 i delegati in palio.

L’establishment del partito è tutto con Biden

Biden vi arriva forte del sostegno crescente dell‘establishment del partito, concretizzatosi anche nell’endorsement di gran parte dei candidati alla nomination che hanno lasciato la corsa. A cominciare da Obama, a detta di tutti il vero artefice del trionfo di Biden nel Supertuesday, tutti i dem sono infatti convinti che il profilo moderato dell’ex-vicepresidente possa fare la differenza nel confronto con l’uscente Donald Trump. Ai loro occhi, il troppo socialista Sanders, con il suo bagaglio di riforme ultra-progressiste, rischia di spaventare l’elettorato più affezionato agli standard della way of life americana. «I democratici hanno bisogno di un candidato che comprenda che il modo per battere Trump sia l’unità», ha detto l’ex segretario di Stato John Kerry.

Nel 2016 fu il Michigan ad incoronare Trump

In questo quadro, Sanders si gioca oggi il tutto per tutto. Nel Michigan vinse nel 2016 sorprendendo la Clinton che dava per scontata la vittoria nello Stato industriale. Errore che Hillary ripetè a novembre consentendo a Trump di vincere per un pugno di voti. A fare la differenza furono proprio i blue collar, gli operai che alle primarie avevano preferito Sanders. Fu il loro voto a spianare a Trump la strada verso la Casa Bianca. Ora Sanders vuole bissare l’impresa contro Biden. «Il giorno prima del voto – ricorda il senatore del Vermont – ero indietro di venti punti. Anche allora dissero che la mia era una missione impossibile». Sia come sia, il Michigan conta ben 125 candidati. Se Sanders vuol restare in sella, deve vincere lì.

 

 

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