Un anno senza tasse e sanatoria sugli arretrati: la ricetta di FdI per salvare partite Iva e Pmi
Un anno senza tasse e una sanatoria al 10-15% di tutti gli arretrati dal 2000 a fine giugno di quest’anno. È la proposta di FdI per salvare partite Iva e Pmi, dopo le più che deludenti misure previste dal decreto che il governo ha battezzato “Cura Italia” e che, in realtà, è solo un “cerotto”.
Il governo mortifica le partite Iva
“Il governo sospende per due mesi le misure di condizionalità previste dal Reddito di cittadinanza, quali l’immediata disponibilità al lavoro e all’impegno in attività di servizio alla comunità. Per le partite Iva? 500 euro una tantum. Presidente Conte, ministro Gualtieri allora non è chiaro: ci vuole un “anno bianco”, ha avvertito Lino Ricchiuti, vicepresidente del dipartimento Attività produttive di FdI, con delega proprio alle Partite Iva.
La ricetta di FdI per salvare autonomi e Pmi
Oltre a un anno fiscale senza tasse, Ricchiuti ha sottolineato la necessità di preparare “prima della fine dell’anno una sanatoria totale al 10-15 % di tutti gli arretrati dal 2000 al 30 giugno 2020, compresi gli avvisi bonari (perché prima è difficile che riparta qualcosa)”. In questo modo, ha spiegato, si potrà fare “anche un po’ cassa di soldi che difficilmente in maniera diversa rientrerebbero“. “Allora forse – è stata la previsione dell’esponente di FdI – riusciamo a salvare le Pmi e i lavoratori autonomi, lasciando loro in cassa della liquidità che servirà per ripartire e non farsi strozzare da prestiti e mutui”. “Il resto – ha concluso Ricchiuti – è solo rumore e fastidio”.