Svizzera, coprifuoco per gli over 65: vietato pure l’ingresso nei supermercati
Pugno duro della Svizzera italiana per contrastare il coronavirus. Il Consiglio di Stato ticinese ha infatti decretato nuove ulteriori misure, tra cui spicca la cessazione di tutte le attività di cantiere, ad eccezione delle operazioni di messa in sicurezza, e un nuovo giro di vite per la fascia più a rischio, ovvero gli “over 65”.
La Svizzera vuole mandare in “letargo” gli anziani
“Gli over 65 anni devono andare in letargo” ha detto in modo ruvido, il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi. Infatti, le persone che hanno compiuto 65 anni, così come i gruppi definiti vulnerabili, vengono esortate a restare a casa, ad evitare di accudire minorenni e a farsi aiutare per gli acquisti da parenti o dagli appositi servizi comunali. In questo senso “è di conseguenza fatto loro esplicito divieto di recarsi personalmente a effettuare acquisti” recita il comunicato cantonale. Queste categorie di persone possono quindi uscire per motivi medici, per improrogabili motivi di lavoro nell’ambito di un’attività autorizzata e per svolgere attività motoria rispettando le norme igieniche accresciute e di distanza sociale. Possono inoltre utilizzare il trasporto pubblico solo per necessità mediche o professionali.
«Alle persone sopra i 65 anni è chiesto uno sforzo maggiore: a queste persone chiediamo di comprendere le misure messe in atto per la loro tutela. A tutti gli altri è chiesto di agire con spirito solidale», ha detto il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta. Il politico ticinese ha ricordato le misure di igiene da rispettare. «Se non agiamo così, vanificheremo gli sforzi fatti finora. È una sfida che ognuno deve sentire come propria. Solo insieme riusciremo a superare questo momento difficile. La cooperazione di ognuno è il vero strumento nelle nostre mani. Solamente insieme e uniti ce la faremo». Misure decisamente più decise e rapide rispetto a quelle del governo italiano.
I supermercati sbarrano le porte agli over 65
Migros Ticino, gigante della distribuzione locale, ha ribadito che non permetterà l’accesso ai punti vendita a chi ha più di 65 anni, implementando così le misure decise dal governo ticinese. L’entrata nei negozi, comunica la catena di supermercati, sarà inoltre consentita unicamente a persone singole, invitate a disinfettarsi le mani, provviste di carrelli e trolley con le maniglie disinfettate da parte del personale. Alle 12 di domenica, il bollettino certificava 8060 persone contagiate e 66 morti, in Svizzera e nel Liecthestein.