Scuole chiuse, gli scienziati bocciano il governo. Ma già si pensa ad andare oltre il 15

5 Mar 2020 15:41 - di Robert Perdicchi

Il giorno dopo la decisione del governo di chiudere scuole, cinema, stadi e teatri, non si placa la polemica degli scienziati a cui l’esecutivo aveva chiesto un parere. Che era stato, quasi all’unanimità, negativo. Il comitato scientifico nominato dalla Protezione civile aveva fatto notare, infatti, che c‘è una limitata evidenza scientifica sull’efficacia di una misura del genere. Il “Comitato tecnico-scientifico aveva così portato all’attenzione dei ministri elementi di incertezza su quanto un provvedimento di questo tipo può contribuire al contenimento dell’infezione.

I dubbi sull’efficacia delle scuole chiuse

Un altro elemento di incertezza è sulla durata della decisione sulle scuole chiuse, con possibilità di rimodulare” questa decisione “sulla base degli scenari”. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza coronavirus, in conferenza stampa alla Protezione civile. Potrebbe dunque configurarsi una proroga della chiusura delle scuole nel Paese. Un rinvio della riapertura già oggi considerato più che probabile. Ma i pasticci si susseguono…

L’unica voce in accordo con Conte

Sarebbe stato il solo presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro a dare il via libera, ieri, a Conte. E’ l’unico nome che il premier ha citato durante la conferenza stampa convocata per ufficializzare lo stop e per dare una spiegazione a genitori e insegnanti di tutta Italia, dopo il pasticcio avvenuto sulla comunicazione.

“Che la misura” di sospensione delle lezioni a scuola “non serva lo escludo, ma non è certo il contributo che possa dare. Può aiutare a contenere i contagi, ma non sappiamo quanto”, ha spiegato Locatelli.

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