Più soldi per tutti, Grillo esce dal letargo e propone la sua ultima bufala: il reddito universale

30 Mar 2020 19:04 - di Tano Canino

Più soldi per tutti. Eccolo il migliore dei mondi possibili per Beppe Grillo. Il futuro che ha un sapore antico. Svegliatosi dal letargo, il comico genovese si traveste da PanglossTira fuori il coniglio dal cilindro e attende di vedere l’effetto che fa. Più soldi per tutti, però, non è esattamente una novità. Piuttosto sembra frutto di sonno agitato e pesante. Di incubi ricorrenti. Come l’insipienza e l’incapacità dei suoi adepti alla prova di governo. Il guitto che si immaginò capopopolo, ma che mai volle confondersi con spese correnti e ordinaria amministrazione ne ha pensata una delle sue. Uscito dalla villa in cui s’era rintanato torna a parlare. Solo che ora è difficile sorridere. C’è troppo dolore in giro. Troppa paura e incertezza per credere alle sue panzane. Anche se lui, fedele al personaggio che s’è cucito addosso, si ripresenta con tanto di mascherina a forma di cervello. La primavera che ci vede in lotta col dannato virus, ci porta anche il risveglio di Grillo. E con lui l’ideona di un reddito universale. A testimonianza che i mesi di letargo passano invano. Si pensava non avesse più da dire. Talmente lungo il suo silenzio. O, almeno, che avendo qualcosa da dire, fosse davvero un’idea. Invece Grillo se ne esce con una bufala. Segno di declino cognitivo. Altro che “Candide”! In un sol colpo sbianchetta Voltaire e pure la bella Cunegonda. Un reddito per diritto di nascita. Per i ricchi e per i poveri. Non ci sarebbero arrivati mai né Robin HoodSuperciuk. Uno stipendio per tutti ed è fatta: il reddito universale che mette d’accordo il mondo. Del resto, se gli è riuscito di far percepire oltre 15 mila euro netti al mese a quattrocento nullità, perché non provare con qualche migliaio di euro a tutti? Magari ci credono.

Commenti

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  • Pietro Angelo Sardi 31 Marzo 2020

    Grillo non sa l’inglese. Quando copia-incolla “income” lo scrive giusto, ma quando lo riproduce di suo “Climate incame” mette la a, come in effetti si pronuncia, ma “came” si legge cheim ed è il passato del verbo arrivare.