Per Bertolaso auguri e polemiche. Il Pd critica: perché il tampone a lui? E dimentica Zingaretti…
Guido Bertolaso ha solo un po’ di febbre, assicura il presidente della Lombardia Fontana, e continuerà a lavorare per l’ospedale alla Fiera. La tabella di marcia non cambia nonostante il super consulente chiamato da Regione Lombardia, sia ora in isolamento per essere risultato positivo al coronavirus. I lavori, si apprende da fonti qualificate, non subiranno ritardi. Ieri, Bertolaso, che seguirà i lavori dalla quarantena ed è affiancato da un team che comprende anche il presidente della Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, ha detto che i primi moduli dell’ospedale con i 250 posti di terapia intensiva potranno essere aperti entro la fine della settimana prossima e l’idea è quella di arrivare puntuali a questa scadenza.
La tabella di marcia per l’ospedale alla Fiera
Ora, avverte Fontana, “bisognerà capire se la sua volontà a lavorare da remoto sia realizzabile o dovrà essere sostituito, nel qual caso è chiaro che c’è il rischio di qualche rallentamento perché lui aveva in mano tutta l’evoluzione” del progetto. Fontana ha anche aggiunto che non tornerà in quarantena avendo avuto contatti sporadici con Bertolaso.
Gli auguri di Giorgia Meloni
Numerosi gli auguri ricevuti dopo l’annuncio della positività al coronavirus. “Forza Guido Bertolaso! – dice Giorgia Meloni – A nome mio e di tutta Fratelli d’Italia un grande abbraccio e i nostri auguri di pronta guarigione”. Dello stesso tenore gli auguri di pronta guarigione di Matteo Salvini e di Silvio Berlusconi.
Anzaldi: tafazzismo del governo
Ma non mancano le polemiche. Come quella di Michele Anzaldi (Italia Viva) contro il governo. “La positività di Guido Bertolaso è purtroppo l’amara conferma di quanto sia stata tafazziana la strategia del Governo e del presidente del Consiglio Conte: non aver nominato super commissario nazionale l’ex capo della Protezione civile, come chiedeva nella maggioranza Italia Viva, ed esserselo fatto scippare dalla Regione Lombardia ha comportato che alla fine Bertolaso è rimasto contagiato. Invece di essere chiamato a Roma a guidare come un generale, è stato inviato in prima linea come un soldato e lì i rischi di contagio erano evidentemente maggiori”.
Il Pd sciacalleggia sui tamponi
Poi c’è il Pd, che si caratterizza sempre per ipocrisia e sciacallaggio. Così il consigliere regionale dem Pietro Bussolati critica il tampone fatto a Bertolaso e dimentica che per una lieve febbre anche Zingaretti ha avuto prontamente la sua diagnosi. Tra l’altro mentre Bertolaso sta lavorando per due ospedali in Lombardia e nelle Marche, Zingaretti era reduce dagli aperitivi anti-panico voluti dal sindaco Sala a Milano. “Augurando una pronta guarigione a Guido Bertolaso – dice tuttavia Bussolati – mi chiedo anche perché sui tamponi in Lombardia continui questa disparità di trattamento: da una parte i vertici di Regione e gli amici degli amici, dall’altra i normali cittadini e soprattutto i medici e gli infermieri”. E ancora: “Cosa rende Bertolaso più importante di medici e infermieri in questo momento?”