Panico e migliaia di possibili contagiati in arrivo al sud. Santelli implora i calabresi: “Fermatevi!”

8 Mar 2020 10:11 - di Marta Lima

Il caos nella notte, scatenato dalla fuga di notizie da Palazzo Chigi sull’allargamento delle zone rosse, sta riversando verso il sud centinaia di persone che rischiano di contagiare i propri concittadini al sud. E in effetti, immediata è stata la reazione della Calabria, che ha chiesto ai calabresi di non tornare dal nord, e della Puglia, che ha imposto l’embargo a chi arriva dalle zone rosse.

Conte rassicura, ma la fuga al sud è iniziata

Ecco il decreto definitivo“. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è presentato in sala stampa nel cuore della notte per fare chiarezza sul decreto relativo alla Lombardia e a una serie di province, dopo la bozza circolata nella serata di sabato. E’ in gioco “la correttezza dell’operato del governo e la sicurezza degli italiani. La pubblicazione di una bozza non definitiva ha creato incertezza, insicurezza, confusione, non lo possiamo accettare”, dice il premier. “Tutti i cittadini italiani hanno letto questa versione non definitiva, fino a quando non lo firmo non è definitivo. Adesso il decreto è stato elaborato nella versione definitiva, sono pervenute le osservazioni delle regioni e sarà pubblicato tra qualche ora in Gazzetta Ufficiale e sarà vigente”, aggiunge.  Intanto, però, scattava il panico. “E’ consentito il rientro verso il proprio domicilio per necessità”, afferma Conte. Chi farà controlli sugli spostamenti? “Le forze di sicurezza…”.

Il sud in allarme per l’arrivo di positivi al coronavirus

“Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando
ad un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi”. Lo
afferma in una nota il presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Un appello accorato, quasi disperato.

“Seguite le regole – aggiunge la Santelli – proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. E evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti
urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare. Chiedo con forza un’assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze”.

E “evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo – prosegue Santelli – chiedo il blocco delle partenze verso la Calabria, per ordinanza regionale stiamo facendo i controlli negli aeroporti, ma non possiamo chiudere ingressi, treni e pullman. Il governo blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba
emergenziale. Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman. Non è nei miei poteri bloccare gli arrivi dalla zona arancione”. La “Calabria – conclude – non è in grado di reggere un’emergenza sanitaria grave. Sto firmando un’ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14
province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito”.

Emiliano mette in quarantena chi arriva in  Puglia

“Ore 2.31, ho firmato l’ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia dalla Lombardia e dalle
11 province del nord”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla
prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo”.
“State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato”.

“Ma avete preso una decisione sbagliata – sottolinea Emiliano – .Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi” conclude il governatore.

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