Nuovo decreto per le misure anti-contagio. Oltre alla zona rossa, restrizioni in altre sei province
Le misure per contenere il contagio da coronavirus si estendono ad altri territori, la zona gialla che si affianca alla zona rossa dove non si può entrare né uscire. Nella nuova bozza di dpcm, allo studio del governo, provvedimenti in precedenza previsti per le tre Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, nella nuova versione si estendono ad altri territori: le due province di Pesaro-Urbino e Savona, ma anche le Province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona. Per queste ultime vengono anche previste ulteriori misure ad hoc.
Chiuse palestre e centri sportivi
“Nella sola regione Lombardia e nella sola provincia di Piacenza si applica altresì la seguente misura: sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.
I centri commerciali
Si prevede inoltre per le stesse province la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari.
Le attività di ristorazione
E’ possibile svolgere le attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Limitazioni nelle funivie
E’ consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.).
I luoghi di culto
Infine l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e tale da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Buona questa, il conticchio dice di chiudere i supermercati ed altro solo il sabato e la domenica. Apparentemente sono i due giorni quando il virus circola, mentre che per il resto della settimana ,lui il virus, va a riposo. Che altro verra’ fuori da questo governicchio ??
Ma anche il parlamento ed il senato potrebbero diventare zone rosse ( che tra l’altro gia’ lo sono ) cosi’ potrebbero chiudere i battenti e smetterla di blaterare al vento.