Napoli, carabiniere uccide baby rapinatore che lo aggredisce. I parenti del ragazzo devastano l’ospedale

1 Mar 2020 12:44 - di Vanessa Seffer

Da Vanessa Seffer riceviamo e volentieri pubblichiamo  

A seguito di un conflitto a fuoco la scorsa notte a Napoli un ragazzo di appena 15 anni è stato colpito, subito trasportato da un’ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini, ma è deceduto per la gravità delle ferite riportate. I parenti e gli amici del ragazzo, appresa la notizia del decesso, hanno letteralmente devastato i locali, gli arredi e i macchinari dell’ospedale della Pignasecca, costringendo i medici a sospendere l’attività, non permettendo lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in sicurezza per gli altri pazienti e alle ore 7.30 di questa mattina hanno dichiarato la sospensione del servizio di Pronto Soccorso, inviando otto dei pazienti presenti in quel momento, con l’ausilio del servizio118, in altri ospedali della città.

Si è poi appreso che il il baby rapinatore è stato colpito da un carabiniere libero dal servizio. Stando a quanto emerge dalle indagini in corso, il 15enne voleva l’orologio del militare. In sella a uno scooter con il volto travisato con scaldacollo e casco insieme a un complice, ha puntato una pistola alla tempia del carabiniere 23enne in servizio in provincia di Bologna e al volante della propria auto insieme a una ragazza.

Dopo essersi qualificato al baby rapinatore, il militare ha esploso tre colpi con la pistola d’ordinanza, ferendo il 15enne, morto poco dopo in ospedale. Le indagini sono in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, con il Pubblico Ministero che è intervenuto sul posto, e affidate ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli.

Nel frattempo sono già iniziate le operazioni di ripristino dei locali per riprendere quanto prima l’attività, tenuto conto dell’importanza che ricopre questo presidio all’interno della rete ospedaliera cittadina.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Paolo Sardi 1 Marzo 2020

    In un paese serio avrebbero sparato anche ai parenti del rapinatore

  • Bruno Sain 1 Marzo 2020

    Uno in meno, Amen.