Memorabile Crosetto: “Tenetevi quella miseria per il lavoro autonomo”
Crosetto e l’elemosina. Straordinario modo di come dare voce alla rabbia del lavoro autonomo, l’esempio viene proprio da lui. In un memorabile tweet, il cofondatore di Fratelli d’Italia ha espresso enorme delusione per l’elemosina una tantum del governo verso chi lavora in proprio.
Sono nato imprenditore, figlio di un imprenditore a sua volta figlio di un imprenditore. Lo erano anche il mio bisnonno ed il mio trisavolo. Sono cresciuto sapendo che non potevo aspettarmi l’aiuto di nessuno, tantomeno lo Stato. Come me, milioni.
Tenetevi i 600€, noi la dignità— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) March 17, 2020
Da Crosetto il tweet contro l’elemosina
Un messaggio da rilanciare ad altre migliaia di utenti della rete perché manifesta l’insoddisfazione più evidente per un provvedimento profondamente ingiusto che si spera possa essere ribaltato in Parlamento, stando anche all’impegno ribadito ieri da Giorgia Meloni nella sua diretta facebook sul decreto del governo.
La norma in questione è improntata alla classica avversione ideologica della sinistra nei confronti del lavoro autonomo. Chi ogni giorno apre bottega e la sera la chiude contando l’incasso giornaliero ha diritto ad un ristoro serio e non all’elemosina di Stato. Se messo nelle condizioni di non lavorare non si può abbandonarlo al suo destino. È paradossale che chi sia costretto dallo Stato – per esigenze di tutela della salute pubblica – a chiudere l’attività sia “compensato” con seicento euro una tantum. Chi non lavora o magari lo fa in nero si becca il reddito di cittadinanza che può arrivare fino a 780 euro mensili.
Si manifesta così lo Stato ingiusto e la marea di commenti che seguono il tweet di Guido Crosetto – in cui ovviamente ci sono applausi e fischi come in tutte le opinioni destinate a provocare dibattito – sta a lì a dimostrare che è proprio il governo ad aver sbagliato nella discussione sul tema.
Il pane e la bancarella al mercato
Non comprendere che quella piccola e media impresa che regge l’economia italiana – a partire dalla microimpresa – deve essere premiata e non mortificata. Ingiustizie come questa devono essere immediatamente cancellate e sostituite da provvedimenti socialmente accettabile. Un esempio per tutti: se impedisci alla bancarella di operare nel mercato ambulante, a quella famiglia togli il pane. E non glielo dai una tantum…
A volte sembra che il coronavirus scenda da palazzo Chigi…
Io il pensiero l’ho avuto appena annunciati i finanziamenti , mi sono detto
forse ci daranno un contributo per l’aquisto dei luchetti e spese dei vari documenti per la chiusura perenne dell’attivita’, ma forse non bastano.
Caro Crosetto , artigiano mio nonno ,artigiano mio padre, artigiano io,ma mio nipote propio penso che non lo possa piu fare.
Che questa opposizione democratica a questo governo abusivo e pericoloso sia più seria. Salga al Colle e dica al Capo delloStato che il timone deve essere consegnato a chi ha il diritto democratico e la competenza di tenerlo saldo per uscire dalla tempesta. Questi pagliacci che volevano risolvere tutto con meno di 4 miliardi e che cambiano rotta ogni giorno offendendo l’Italia e gli Italiani vadano ora sottocoperta e diamo nuova energia a questa battaglia da cui dobbiamo uscire vincitori sulle nostre gambe e non aiutati a salvare il salvabile, commiserati e derisi, da chi sappiamo sta attendendo questo epilogo programmato
Se ne devono andare via al più presto senza scuse . E l’opposizione si faccia sentire concretamente
Crosetto ,sei una persona eccezionale…i kompagneros sono delle…….
Come non condividere il pensiero di Crosetto l’augurio è che una volta andati ad elezioni si scelgano i programmi certi incisivi per una vera rinascita della nostra bella Italia ma soprattutto con persone competenti e di specchiata moralità