Lombardia, assessore regionale positivo al test. La mascherina di Fontana non era allarmismo
«Il collega assessore Alessandro Mattinzoli è positivo al coronavirus». In Lombardia il Covid-19 attacca direttamente il governo regionale. Dopo la collaboratrice del presidente Fontana, il virus ha ora colpito anche il titolare della delega regionale allo Sviluppo economico. A dare l’annuncio, una nota firmata dallo stesso Fontana e dall’assessore al Welfare e Sanità Giulio Gallera. Mattinzoli accusa febbre alta. Ora toccherà all’intera giunta lombarda sottoporsi ai test di accertamento. Lo prevede il protocollo relativo a tutti coloro, per carica o per ufficio, hanno contatti con il pubblico.
È Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico
La prima conseguenza della acclarata positività dell’assessore è stato il rinvio della visita agli ospedali di Lodi, Codogno e Cremona, la zona rossa, l’epicentro da cui si è sviluppato il contagio. Gli assessori Gallera e Pietro Foroni, delegato al Territorio e alla Protezione civile, erano in viaggio quando sono stato richiamati d’urgenza per essere sottoposti al test insieme agli altri colleghi di giunta. «Una volta ottenuti gli esiti – ha spiegato il titolare lombardo del Welfare -, attiveremo le procedure previste dai protocolli di regione Lombardia, condivise con il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità». La seconda conseguenza è lo slittamento ad altra data della seduta della giunta regionale.
Rinviata la visita nella zona rossa. Tampone per tutti i membri della giunta
La notizia della positività di Mattinzoli dovrebbe rendere giustizia a Fontana, investito nei giorni scorsi da un autentico tsunami polemico. In molti, come si ricorderà, avevano criticato il governatore per la sua scelta di indossare una mascherina davanti alle telecamere. Lo aveva fatto dopo che il testo aveva rilevato la positività al coronavirus di una donna del suo staff. Per molti quel gesto fu un «incentivo al panico e all’allarmismo». Alla luce delle ultime notizie, invece, va rivalutato come un doveroso invito alla prudenza. Infatti, anche l’episodio che vede protagonista l’assessore Mattinzoli conferma che la Lombardia resta il principale focolaio dell’infezione.