La quarantena dà i suoi effetti. “Record di guariti, dimezzati i contagi”

30 Mar 2020 19:21 - di Guido Liberati
contagi

Sono 1.648 i nuovi positivi al coronavirus, circa la metà del dato di ieri quando se ne registravano 3.815. Sabato scorso si contavano 3.651 nuovi contagi, venerdì 4.401, giovedì 4.492 , mercoledì 3.491, martedì 3.612 e lunedì 3.780. Il totale dei malati sale a oltre 75.528 mentre il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sono 101.739. Sono i dati resi noti dal Dipartimento della Protezione Civile. Oggi i guariti sono 1.590. In totale le persone che hanno superato il coronavirus in Italia dall’inizio dell’emergenza sono 14.620. È il numero più alto da inizio emergenza.

Sempre meno contagi, il trend è incoraggiante

Sono invece 812 le persone morte nelle ultime 24 ore con coronavirus, più di ieri, quando i decessi erano 756. Un dato in aumento rispetto a ieri quando se ne registravano 756. Sabato le vittime erano state 889. Dall’inizio dell’emergenza si sono registrate 11.591 vittime.

Sono 3.981 i malati affetti da coronavirus in terapia intensiva, 75 in più rispetto a ieri, mentre i ricoverati in ospedale sono 7.795. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono 23.329. In totale dall’inizio dell’emergenza sono stati fatti test 477.359.

I dati Regione per Regione

”Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 25.006 in Lombardia, 10.766 in Emilia-Romagna, 7.564 in Veneto, 7.655 in Piemonte, 3.251 nelle Marche, 4.050 in Toscana, 2.383 in Liguria, 2.497 nel Lazio, 1.739 in Campania, 1.357 nella Provincia autonoma di Trento, 1.585 in Puglia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.098 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.408 in Sicilia, 1.169 in Abruzzo, 834 in Umbria, 518 in Valle d’Aosta, 622 in Sardegna, 602 in Calabria, 208 in Basilicata e 107 in Molise”.

Locatelli: “Non abbassate la guardia”

Le “misure” adottate in Italia contro Covid-19 “hanno avuto un effetto assolutamente importantissimo. Ora occorre non abbassare la guardia e continuare ad essere aderenti a queste norme”. Così, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css). “Questi risultati non sarebbero stati ottenuti senza misure di contenimento”. “Spero che anche il numero dei perseguibili per aver trasgredito seguirà lo stesso trend” e dunque si riduca il numero. “Proteggere se stessi equivale a proteggere gli altri, ed è un obbligo morale – conclude – proteggere gli altri”.

 

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