La Disney chiude i parchi e gli studi: il virus ferma anche l’industria dell’intrattenimento

13 Mar 2020 13:23 - di Redazione

C’è poco da scherzare (e da giocare) con il coronavirus. Lo sa bene Disney World, che ha deciso di chiudere, a partire dal 15 marzo, il proprio parco tematico di punta a Orlando, in Florida. La compagnia ha inoltre annunciato la chiusura di Disneyland Paris e la sospensione di tutte le partenze con la Disney Cruise Line. Chiusi anche gli Universal Studio in California.

A causa della pandemia da Covid-19, la compagnia ha già chiuso le porte delle attrazioni di Anaheim in California e quelle di tutti gli undici parchi tematici in Non America, Europa e Asia. “Con molta cautela e nel migliore interesse dei nostri ospiti e dipendenti, stiamo procedendo alla chiusura dei nostri parchi a tema al Walt Disney World Resort in Florida e al Disneyland Paris Resort, a partire dalla chiusura degli affari di domenica 15 marzo, fino alla fine del mese”, ha dichiarato un portavoce della Disney in una nota, aggiungendo che i suoi hotel a Disney World e Disneyland Paris rimarranno aperti fino a nuovo avviso e che i dipendenti saranno comunque pagati durante il periodo di chiusura. La compagnia ha anche dichiarato che sospenderà tutte le nuove partenze con la Disney Cruise Line a partire da sabato fino alla fine del mese.

Il virus pandemico ferma anche l’intrattenimento basato sulla fantasia, la risorsa che per Walt Disney avrebbe reso possibile anche l’impossibile. Come le chiese, tristemente a porte chiuse per sbarrare la corsa del Covid-19, anche i parchi Disney si arrendono alla quarantena. Vietato divertirsi, in tempi di contagio. Anche attraverso queste notizie il coronavirus sta mettendo a dura prova lo stile di vita degli occidentali.

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