In Francia urne aperte nonostante l’emergenza: senso civico o irresponsabilità?
Senso civico o irresponsabilità? Urne aperte in Francia per il primo turno delle elezioni amministrative. Nonostante l’emergenza per la diffusione del contagio da coronavirus. Il premier Edouard Philippe alla vigilia ha rassicurato gli elettori che le consultazioni si svolgeranno con rigide misure igieniche. Sebbene il governo abbia ordinato la chiusura di negozi, bar e ristoranti apartire dalla mezzanotte. Con un virus così subdolo e aggressivo come il Covid-19. le “misure igieniche” potrebbero non bastare.
Vedremo quale sarà la risposta dell’elettorato. In Francia, si sa, ci tengono molto ad apparire avanguardia politica dell’Europa. Però, questa volta, un’eventuale, alta affluenza (comunque improbabile) non sarebbe un segno di maturità. Ma una sconsiderata sfida alla salute di tutti.
La Francia non è peraltro l’unico Paese che ha appuntamenti politici in questi giorni. Ma altrove, come per esempio, negli Stati Uniti, ci si regola diversamente. Le autorità della Georgia hanno infatti deciso il rinvio al 19 maggio delle elezioni primarie previste per il 24 marzo, per frenare la diffusione del contagio da coronavirus. Lo ha annunciato il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger. L’età media delle persone impegnate ai seggi è di 70 anni, ponendole nel gruppo più a rischio a causa del virus. Venerdì la Lousiana è stata il primo stato Usa ad annunciare il rinvio del voto per la scelta dei candidati alla Casa Bianca. Proprio in queste ore – è il caso di aggiungere- Trump ha annunciato drastiche misure per contenere il coronavirus.
Gli americani pensano alla salute. I francesi pensano al loro orgoglio. Ma, di fronte a certe emergenze, l’orgoglio adrebbe messo da parte. Senza vita e senza salute, anche la comunità politica più forte è destinata a perire. Primum vivere deinde filosofari.