In campo l’esercito ma il cinquestelle Morra anziché ringraziare le Forze Armate parla di “paradosso”
Giusto fare intervenire l’esercito per fronteggiare la minaccia del Covid-19. “Le Forze Armate, così come dimostrato anche da ‘Strade Sicure’ che va avanti da tempo, sono orientate a svolgere anche compiti in supporto di altre istituzioni, in particolare delle Forze di polizia. Se è necessario le Forze Armate possono intervenire”. A dirlo è il generale Marco Bertolini, ex comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, parlando dell’impiego dell’Esercito invocato da alcune Regioni per supportare le forze dell’ordine per l’emergenza coronavirus.
Il generale Bertolini: negli anni disinteresse per l’esercito
E aggiunge: “Mi pare però rilevante una considerazione: dell’Esercito i popoli si ricordano solo nel momento del bisogno. Dell’Esercito si sono sempre disinteressati tutti, ciò ha portato a un sotto-finanziamento, ha portato a perdere risorse importanti – continua – l’Esercito aveva parecchi ospedali, ne aveva nelle maggiori città, aveva poliambulatori, ora è rimasto praticamente solo l’ospedale Celio di Roma. Negli anni c’è stato disinteresse come se l’Esercito servisse in caso di minacce improbabili che invece, vediamo, sono attuali”.
Morra e il suo tweet sull’esercito
Ma come sempre in questi casi c’è chi vuole distinguersi e reputa indice di deformazione delle democrazie il fatto che in tanti stiano invocando l’esercito in queste ore. Ecco così che il senatore M5S Nicola Morra scrive su Twitter: “Siamo una democrazia. Eppure tanti invocano l’esercito per far rispettare “manu militari” le regole imposte dalla stessa democrazia. E o non è un paradosso? O forse non siamo propriamente una democrazia, ma piuttosto un’oclocrazia?”. (oclocrazia significa dominio delle masse, ndr).
Un appunto che ha indignato i leghisti della Commissione Difesa della Camera che in un comunicato replicano a Morra: “Totale fiducia nelle nostre Forze Armate. L’unico paradosso è quello di quanti, come i grillini di cui Morra è esponente, da una parte affermano di stimare i nostri militari ma, dall’altra, li ritengono un pericolo per la democrazia. Ricordiamo ai 5S che l’Esercito serve proprio a tutelare la democrazia in casi eccezionali come quelli che stiamo vivendo. Quindi, delle due l’una: o Morra ritiene che ci sia il pericolo di un colpo di Stato o ha perso una buona occasione per tacere”.
Lo smantellamento della Sanità Militare inizia intorno al 1992, Governo Ciampi, il debito italiano con consente di rimanere in quello che allora era il “serpente monetario EU” per cui i TAGLI si abbattono sia sulla Sanità pubblica che su quella Militare. Del resto , furbescamente, la sinistra di allora si basò su quello che personalmente considero un libro di favole: il Libro Bianco della Difesa. Copiato da quello UK ma che non ha nulla di British e tutto del pensiero volpino italico, perché parla di programmi ma non delle coperture CERTE che vengono invece ipotizzate lungo i decenni. Il libro bianco di allora prevedeva lo smantellamento degli Ospedali Militari ( che con l’unica eccezione del Celio erano stati colpevolmente lasciati degradare) e la realizzazione di Ospedali da campo, più flessibili e, soprattutto ridislocabili. Qualcosa si fece ma troppo poco perché i costi erano e sarebbero proibitivi, lo vediamo molto bene anche in questi giorni di emergenza. Se vi fosse un conflitto l’Esercito Italiano sarebbe ai piedi di Pilato e andrebbe come fa sempre nelle missioni a ospedalizzare preso centri sanitari Alleati.