Il coronavirus non si ferma: oggi 4480 nuovi contagi. E in Italia più morti che in Cina

19 Mar 2020 20:04 - di Redazione

Salgono a 3405 i morti in Italia. Più della Cina. Sono i dati diffusi da Angelo Borrelli, commissario straordinario per l’emergenza coronavirus. I nuovi guariti sono 415, il totale è 4440. Ma il dato che preoccupa di più è quello dei nuovi contagi : oggi sono 4480. Questo significa che il coronavirus non si sta fermando. La cifra complessiva dei malati  è 33190. Di questi, 14935 in isolamento domiciliare, 2249 sono in terapia intensiva.

“Ai ragazzi che stanno rientrando dai progetti Erasmus soprattutto a Fiumicino, per loro sarà consentito lo spostamento sul territorio nazionale”. All’aeroporto ci sarà un familiare.  E i giovani dovranno quindi recare immediatamente “nel luogo di domicilio o di residenza per osservare il periodo di isolamento fiduciario”, ha detto Borrelli.

“Ho firmato un’ordinanza di protezione civile che consente la dematerializzazione delle ricette mediche con l’attribuzione di un codice. I cittadini non dovranno più recarsi dai medici di base per i farmaci ma avranno un codice che indicheranno in farmacia per poter ritirare i farmaci”, ha aggiunto.

“Chiudo con un appello, da più parte ci giungono segnalazioni su abbandono di cani e questa è una cosa assolutamente deprecabile perché in nessun modo è stata dimostrata la possibilità del contagio tra gli animali e le persone. Sappiamo che il coronavirus è presente anche nei cani ma non vanno abbandonati per questo”, ha concluso.

 

Commenti

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  • maurizio pinna 19 Marzo 2020

    Caporetto cominciò con una sorpresa, un virus gassoso che soffocò tre reggimenti in prima linea senza che nemmeno se ne accorgessero e quel che è peggio non se ne accorsero neppure quelli mandati a verificare che guardarono da lontano , col binocolo, e tutto sembrava a posto. Poi la pandemia dilagò, in un sistema non abituato a prendere decisioni in tempi rapidi, impossibile da coordinare perché in una organizzazione burocratica, verticistica, con tempi lunghi di decisione coordinare non ha alcun significato. Anche la catena logistica, verticistica, si fermò, si racconta di soldati che stettero senza mangiare per giorni, per non parlare delle munizioni, semplicemente introvabili. Ora provate a sostituire i nomi, e dite bombole di ossigeno,medicinali, respiratori, personale e non è una cosa demenziale, è lo specchio di un Paese con una struttura di Comando ancorata da decenni ad una burocrazia 800centesca, dove per acquistare un banale prodotto merceologico devi fare una gara paralizzante con il timore che poi un giustizialista a cui stai sulle scatole ti distrugga. Chiacchiere quelle si, proclami tanti, balletti di numeri che lasciano completamente il tempo che trovano, bollettini da necroforo dove si contano i caduti, i dispersi, i lasciati soli a morire nelle trincee, quelle che sono diventate le case degli Italiani. E poi non venitemi a dire che Caporetto è un’ idea azzardata.