Il centrodestra lanci subito un “tavolo delle idee” per riprendersi Roma
Un ‘tavolo delle idee’ per Roma Capitale. Abbiamo una grande occasione per far ripartire Roma dopo la devastazione cui è stata condannata dall’incapacità e dall’inadeguatezza della sindaca Raggi e dei 5Stelle: il prossimo anno finalmente si vota. In un’Italia in cui le elezioni sono diventate un miraggio e al governo nazionale si sono succeduti premier e ministri non espressione della volontà popolare, Forza Italia non si fa trovare impreparata per l’appuntamento romano e per spazzare via la fallimentare gestione grillina.
Riprendere l’impegno su Roma
Il nostro impegno sul territorio non è mai mancato. Ma adesso è il tempo di riprendere le fila di un dialogo con le categorie, con i professionisti, con la società civile, con le associazioni, i sindacati e i singoli settori produttivi della Capitale. Questo è il tempo dell’ascolto e della proposta. Roma sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia. Le criticità sono ormai croniche: dall’emergenza rifiuti al decoro urbano, dall’inefficienza della rete di mobilità urbana alla questione sicurezza.
Una città allo sbando
L’amministrazione capitolina del M5S ha paralizzato la città, depresso i consumi, restituito l’immagine di una Capitale fuori controllo, sporca, priva di qualunque offerta e per nulla attrattiva. Abbiamo il dovere di dare una nuova prospettiva per Roma, che sia di crescita economica, produttiva e culturale. Per farlo abbiamo avviato un confronto serrato con chi vive la città e ne conosce le problematiche, nella consapevolezza che solo un lavoro di sinergia tra le istituzioni locali possa imprimere la svolta che Roma merita. C’è bisogno del concorso di tutti. Per questo un tavolo delle idee è indispensabile per facilitare quel dialogo necessario e perché istituzioni nazionali, governo, regione e comune agiscano insieme per il bene della Capitale.
Non serve scaldarsi tanto per Roma. La Raggi ha fatto tutto da sola.
Prima di lanciare un tavolo delle idee per la candidatura a sindaco della Capitale, mettete un bavaglio ben stretto all’aspirante guardiano del gregge affinché non possa aprire bocca in quanto ne azzecca mai una che è una.