“I soldi ai comuni sono un’altra putt…”. Cateno De Luca furibondo con Conte (video)

30 Mar 2020 10:13 - di Redazione
De Luca

Conte fa il gioco delle tre carte con i soldi ai comuni: Cateno De Luca, sindaco di Messina è furibondo. Fa i conti e questi non tornano, caro premier. «Macché soldi ai Comuni che il premier Conte ha tanto decantato. Questo è il gioco delle tre carte. Perché i 4,3 miliardi di euro che sono stati annunciati da Giuseppe Conte non sono altro che l’anticipazione del fondo di solidarietà dei Comuni. Cioè sono soldi dei Comuni. In altre parole sono dei fondi, circa 6 miliardi di euro, che già spettano ai Comuni».

A sgolarsi per far comprendere che si tratta di un bluff per guadagnare riflettori e consensi  il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Già nei giorni scorsi denunciato per vilipendio dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, dopo i suoi numerosi interventi via social per protestare contro l’arrivo di centinaia di persone arrivate sullo Stresso di Messina.

“Questi soldi erano già destinati ai comuni”

«Sono dei fondi dei Comuni – spiega in questo video – ecco perché parlo del gioco delle tre carte. Conte ha preso 4,3 miliardi e li sta anticipando dando un messaggio sbagliato. Perché questi fondi fanno parte dei precari equilibri di bilancio dei Comuni. E se io li destino per fare azioni di sostegno alle famiglie, ovviamente verranno a mancare per gli equilibri dei bilanci degli stessi Comuni».

«Realmente non sono somme aggiuntive – spiega ancora Cateno De Luca – ma solo una anticipazione. Vorrei che questo fosse chiaro. Ma ripeto è solo una anticipazione. Con questo ulteriore annuncio, che non si sa quando si concretizzerà, abbiamo creato aspettative tra la gente. Ed è sbagliato».

Il sindaco di Messina ha scritto una lettera al premier Conte in cui lo invita: «a sospendere le procedure di evidenza pubblica per l’acquisto di beni e servizi indispensabili per superare questo momento. I sindaci, i Presidenti di Regione ed i Ministri competenti quali Soggetti Attuatori del Commissario per l’Emergenza coronavirus devono poter acquistare  beni e servizi in deroga al codice degli appalti, come la drammaticità del momento richiede e ad effettuare ordini ed acquisti.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ubaldo Zullino 2 Aprile 2020

    La politica deve essere corretta. Anticipo dei trasferimenti spettanti si legge in una direzione unica. Prima di urlare ci pensi .. anche lei fa parte della Macchina Politica. Con osservanza