Harvard boccia il governo Conte: “Indeciso e tardivo, ha sottovalutato il Covid-19”

30 Mar 2020 18:10 - di Giovanni Pasero

Harvard, la prestigiosa università americana, ha pubblicato sulla sua principale rivista uno studio che fa a pezzi il governo Conte e la dilettantesca gestione del coronavirus. Un’analisi scientifica impietosa, che non lascia spazio ad alibi.
Sotto la lente d’ingrandimento dello studio, firmato a sei mani da due professori e un ricercatore, ci sono tutti gli errori commessi dall’Italia.
Non manca nessun responsabile e nessun errore. A cominciare dalla demenziale campagna “abbraccia un cinese”, passando per gli aperitivi di Zingaretti e l’ottusità del sindaco Sala nel voler tenere aperta Milano a tutti i costi. Una posizione vicina a quella espressa anche nei giorni scorsi dal New York Times.

Pubblichiamo ampi stralci dello studio, consultabile integralmente qui, perché i lettori possano farsi un’idea del disastro combinato dal governo Pd-M5s.

Lo studio di Harvard: “Evitate gli errori italiani”

“Lo scopo di questo articolo – firmato Sadun, Pisano e Zanini – è di aiutare i politici statunitensi ed europei a tutti i livelli a imparare dagli errori dell’Italia in modo che possano riconoscere e affrontare le sfide senza precedenti presentate dalla crisi in rapida espansione”.

“Alcuni aspetti di questa crisi – si legge nell’articolo pubblicato sulla Harvard Business Review (HBR) – a cominciare dai suoi tempi, possono senza dubbio essere attribuiti alla semplice e semplice sfortuna, che chiaramente non era sotto il pieno controllo dei politici. Altri aspetti, tuttavia, sono emblematici delle profonde remore che i leader in Italia hanno avuto nel riconoscere l’entità della minaccia rappresentata da Covid-19. Nell’organizzare una risposta sistematica ad essa e nell’apprendere dai primi successi nell’implementazione – e, soprattutto, dai fallimenti”.

Lo studio di Harvard boccia Zingaretti e Sala

“Nelle sue fasi iniziali, la crisi di Covid-19 in Italia non è stata gestita affatto come una crisi. Le dichiarazioni iniziali sullo stato di emergenza sono state accolte dallo scetticismo sia da parte dell’opinione pubblica che da molti esponenti politici. Sebbene diversi scienziati avessero avvertito del potenziale catastrofico del contagio. Addirittura, alla fine di febbraio alcuni importanti politici italiani si erano impegnati in una iniziativa pubblica a Milano per sottolineare che l’economia non doveva andare nel panico e fermarsi a causa del virus. Una settimana dopo, uno di questi politici (Zingaretti ndr) è risultato positivo al Covid-19″.

Le incertezze fatali di Conte

“Una seconda lezione che si può trarre dall’esperienza italiana è rappresentata dai pericoli delle soluzioni parziali. Il governo italiano ha affrontato la pandemia di Covid-19 emanando una serie di decreti che aumentavano gradualmente le restrizioni all’interno delle aree di blocco (“zone rosse”), che venivano poi espanse fino a quando non si applicavano infine all’intero Paese.
In tempi normali, questo approccio sarebbe probabilmente considerato prudente e forse anche saggio. In questa situazione, ha fallito per due motivi. Innanzitutto, non era coerente con la rapida diffusione esponenziale del virus. In secondo luogo, l’approccio selettivo potrebbe aver involontariamente facilitato la diffusione del virus. Quando il decreto che annunciava la chiusura dell’Italia settentrionale è diventato pubblico, ha fatto esplodere un massiccio esodo nell’Italia meridionale, senza dubbio diffondendo il virus in regioni in cui non era presente”.

“Andava imitato subito il modello Veneto”

“Poiché il sistema sanitario italiano è altamente decentralizzato, diverse regioni hanno provato diverse risposte politiche. L’esempio più evidente è il contrasto tra gli approcci adottati dalla Lombardia e dal Veneto, due regioni limitrofe con profili socioeconomici simili”.

“Si ritiene che l’insieme delle politiche attuate in Veneto abbia notevolmente ridotto l’onere per gli ospedali e ridotto al minimo il rischio di diffusione di Covid-19 nelle strutture mediche, un problema che ha avuto un forte impatto sugli ospedali lombardi”. Inoltre, i risultati emersi dal Veneto avrebbero potuto essere utilizzati per rivedere presto le politiche regionali e centrali”.

Harvard ribadisce: “Servono misure economiche da tempi di guerra”

Ma il Veneto ha adottato altre misure utili come, ad esempio, “un maggior numero di test, operatori sanitari più protetti e un più rapido ed efficace tracciamento dei contatti”. Una politica che ha dato risultati migliori. Inoltre una politica efficace contro il coronavirus richiede “una mobilitazione simile alla guerra in termini di entità delle risorse umane ed economiche”. Non certo i 6 euro a testa, stanziati dal governo Conte per gli italiani in difficoltà economica.

Commenti

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  • Vanja 25 Aprile 2020

    Così tutto il mondo può capire che questo governo formato dagli incapaci e humoristi, non eletto dal popolo che sempre parlano di democrazia, sembra che, sempre di più fanno sviluppare un regime di gazari……

  • Pierluigi 11 Aprile 2020

    Gli errori ci sono e molti anche se una situazione di questo tipo non si era mai presentata ed era anche difficile prevederla con le scarse informazioni cinesi e ritardate informazioni dell’OMS. A “palle ferme” sarà opportuno valutare serenamente quanto si è verificato come si è comportato il Veneto (indubbiamente la regione meglio impostata che ha risposto benissimo alla crisi) dove ha sbagliato la Lombardia, come mai le regioni del sud sono state solo sfiorate dalla pandemia, come mai la Germania ha contenuto la crisi in questa maniera ottimale. Bisognerà anche studiare i comportamenti applicati in maniera generalizzata, per esempio il mantenimento a domicilio di pazienti con sintomatologia da COVID19 ed il loro ricovero solo dopo aver sviluppato un abbassamento della Po2 e quindi dopo aver sviluppato polmonite interstiziale bilaterale oggi ritenuta un effetto di una vasculite e pertanto condannava molti a morte per un grave ritardo di intervento terapeutico

  • ERMANNO MONTALDI 8 Aprile 2020

    Harvard una societa Americana che critica l’operato del nostro presidente del consiglio
    hahahaaa….mi viene da ridere propio non gli va giu i contratti stipulati con la cina ( la via della seta) un giorno un noto giornalista Americano disse ve la faremo pagare Edward Luttwak

  • Barbara Saltini 1 Aprile 2020

    Io sono veneta e devo solo ringraziare Zaia per come ha saputo rimediare ai notevoli ritardi e alla confusione del governo centrale guidato da Conte. Se in Veneto abbiamo un numero di ricoverati e di decessi molto più basso che in Lombardia e in Emilia Romagna è grazie al nostro governo regionale e alle nostre ASL efficienti e dotate di personale medico sanitario eccellente.

  • Bartolo 31 Marzo 2020

    Ma tutti questi Sapientoni….
    Tutti questi che criticano l’operato del ministro Conte ….
    Loro che cos’erano in grado di fare ? Direi un bel niente …
    Abbiamo un Ministro che è stato lasciato da solo …..ma che malgrado tutto ha avuto gli attributi di andare avanti e gestire nel migliore modo possibile questa situazione di emergenza .
    Ministro Conte vai avanti !
    Perché sei una persona Onesta e gli Italiani sono con te e non con quelli della vecchia classe politica che hanno solo pensato ad abbuffati portando l’italia alla Rovina.

  • FRANCO 31 Marzo 2020

    Certo, il ”’giuseppi”’ come dichiarato da zigaretti in qualità di ”’collaboratore”’ DEI PIDIOTI, prima di prendere decisioni doveva cheidere l’autorizzazione AI PIDIOTI, i quali a loro volta, essendo a libro paga nella famigerata ”’UE-SOROS-LIST”’, dalle quale sono ”’scaduti”’ sergio cofferati e cecyl kyenge, ma rimasti i ”’capi”’, vedi, guarda caso, il ministro delle finanze roberto gualtieri e la vice del bonaccini elly schlein, e l’illuminata ”’supervisione del CARO AMICO DI GEORGE SOROS, e perciò ”’supercommissario agli affari economici, il PIDIOTA paolo gentiloni, associato ad un ministro sempre per l’economia, IL PIDIOTA enzo amendola,+il capo SEMPRE PIDIOTA david sassoli, non poteva certo decidere nei tempi che erano NECESSARI e sopratutto al Ministero della sanità si doveva mettere a Ministro il vice, il medico, ed il ministro delle speranze, ZERO in materia ivi ammutinato dai pidioti solo perchè supersinistrorso, a viceministro o magari dove più consono, a fare l’USCIERE….

  • orsola baronchelli 30 Marzo 2020

    Buongiorno, da semplice ed ignorante cittadina quale sono mi viene dal profondo questo commento: E’ vero, il governo Conte può aver sottovalutato il virus e può anche essere stato indeciso e tardivo nell’agire, è evidente… ma altri paesi europei ed americani non l’hanno nemmeno preso in considerazione! Vediamo i risultati! Prendere oggi l’Italia come esempio negativo per gli altri paesi mi sembra riduttivo e semplicistico da parte di un’università d’eccellenza… Siamo al 30/03, quali sono stati i paesi più reattivi? Forse gli stessi paesi che oggi sono al collasso a causa del virus? Da italiana posso non essere d’accordo con tante azioni prese dal governo che non risolverà i grossi problemi che stiamo affrontando e che affronteremo ma se guardo fuori dall’Italia vedo anche peggio America compresa!

  • giovanni vuolo 30 Marzo 2020

    Harvard, con tutto il rispetto, non ci rivela nessuna sconvolgente novità. Se le persone sono ancora dotate del ben dell’intelletto, allora un’idea se l’erano già fatta prima. Vorrei solo aggiungere, in questa classifica di demerito, di non dimenticare il governatore ROSSI della Toscana.