La situazione a Fondi si è aggravata a causa di una festa di Carnevale per gli anziani organizzata il 25 febbraio scorso, a cui aveva partecipato il nonno di una ragazza che abita a Milano e che era già stata contagiata dal coronavirus, senza saperlo. Un focolaio, quello di Fondi, che ha portato il contagio nelle vicine Terracina, Formia e Lenola.
E se Fondi diventa zona rossa anche il litorale del Lazio diventa inaccessibile. Vietata, tramite ordinanza, qualsiasi attività sull’arenile e sulla spiaggia lungo l’intero tratto del litorale romano che va da Torvaianica a Nettuno, fino al 3 aprile. E’ quanto deciso nella nuova riunione via Skype dei Sindaci dei Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, per mettere a punto una serie di misure condivise, finalizzate ad arginare il Covid19 nei quattro territori limitrofi.
”Un provvedimento che si è reso necessario – spiegano i Sindaci di Anzio, Ardea, Nettuno e Pomezia – per evitare assembramenti e scongiurare ogni possibile contagio. Invitiamo nuovamente tutti i cittadini a restare a casa e ad uscire laddove strettamente necessario. Per sconfiggere il Covid19 e tornare quanto prima alla normalità, dobbiamo rispettare alla lettera le prescrizioni del Governo e, nonostante le belle giornate, evitare le passeggiate all’aperto”.
Vietato passeggiare in spiaggia: che follia! In questo periodo i litorali sono deserti, turismo e spostamenti sono vietati, in Italia ci sono 3.000 km di coste, e 2.000 di montagne: l’aria salubre, fa bene ai polmoni, nessun rischio di contagio. Stesso discorso per le montagne: perché uno non può passeggiare in un bosco o in montagna? Che modo di massificare le cose, tutte eguali non solo le persone ma anche le zone topografiche!
Diventa un crimine se poi si approfitta dello spazio per correre in più persone. Rinunciare a una corsa per un po’ di tempo è così complicato?