Coronavirus, Zaia: «Ci giochiamo la partita questa settimana». Via a nuove restrizioni e a una patente per guariti

30 Mar 2020 15:47 - di Redazione
Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia foto Ansa

Il governatore del Veneto Luca Zaia non ha dubbi. La sua politica di prevenzione e lotta al coronavirus sta dando i frutti e sperati. E lui è deciso a continuare nelle direzione intrapresa. Per questo, nel consueto punto stampa quotidiano ha annunciato: «Ci giochiamo la partita questa settimana, che sarà una settimana cruciale. L’isolamento sociale e lo stare in casa hanno dimostrato di essere misure che hanno funzionato. Hanno aiutato a rallentare la velocità del contagio, per questo sto preparando un’ordinanza per rinnovare per alcuni giorni le restrizioni in vista del picco che, come previsto, dovrebbe essere per il 15 aprile».

Coronavirus, Zaia annuncia nuove restrizioni e una “patente” per guariti

Non solo. Tra le varie iniziative al vaglio anticipate alla stampa, il governatore ha parlato anche di «una “patente” per chi ha sconfitto il virus, ed è diventato negativo. È il progetto a cui stiamo pensando per un rientro graduale alla normalità, dopo che sarà finita l’emergenza. Perché dobbiamo pensare ad un “soft landing” e il rientro alla normalità sarà appunto graduale». Zaia ha però avvertito: «Dobbiamo prendere tutte le precauzioni, perché ad esempio oggi abbiamo un caso di reinfezione che non ci piace. Quindi – ha poi aggiunto – non è che alla fine dell’epidemia faremo dieci giorni di movida senza freni. Si andrà avanti per gradi, con screening mirati e dismissione dell’utilizzo delle mascherine. E poi, appunto, un rientro graduale verso la normalità», ha tenuto a sottolineare il governatore tra soddisfazione e cautela.

Quanto all’Europa: «Deve essere in catalessi. Non so che fine abbia fatto

Quanto all’Europa «deve essere in catalessi. Non so che fine abbia fatto… È come avere la Guardia Costiera che vede una barca che affonda e sta lì a guardare senza fare niente» ha detto Zaia ricorrendo a un’emblematica metafora. E tornando ad attaccare duramente l’Unione Europea. Con una sottolineatura finale tutt’altro che trascurabile: Che poi, purtroppo, non c’è più Draghi alla guida della Bce. Speriamo bene…».

 

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