Coronavirus, scivolone di Trump: “Non vogliamo fare la fine dell’Italia”
Ha rassicurato sul rilancio dell’economia, anticipato che potrebbe chiudere i confini e spiegato di volersi “sbarazzare” di questo virus, perché “non vogliamo fare la fine dell’Italia”. Donald Trump ha incontrato la stampa alla Casa Bianca, nel corso di una conferenza stampa dedicata al coronavirus. E, dopo aver rincarato sull’espressione “virus cinese”, che tante critiche gli ha attirato, è incorso in una nuova gaffe diplomatica. Stavolta con il nostro Paese.
Trump: “Non vogliamo fare la fine dell’Italia”
“Ci vogliamo sbarazzare di questo virus e avere il numero minore di morti possibile”, ha dichiarato il presidente americano, sottolineando che “non vogliamo essere nella stessa situazione in cui si è trovata l’Italia”. “Siamo un Paese molto più grande, la situazione – ha sottolineato – sarebbe ancora peggiore e non vogliamo che accada”. Quanto all’aver twittato sul “virus cinese”, il numero uno della Casa Bianca ha detto di non essere pentito, perché “lo dobbiamo chiamare per il posto da dove viene”. Non solo. “La Cina stava diffondendo l’informazione che sono stati i nostri militari a diffonderlo da loro”, ha sottolineato Trump, aggiungendo che questo “militari crea uno stigma” verso i militari Usa.
Prima le vite, poi l’economia
The Donald, poi, ha rassicurato sull’economia, spiegando che si riprenderà velocemente e, anzi, in futuro farà un “balzo”. L’amministrazione Usa, ha promesso il presidente, aiuterà le imprese per assicurare che il Paese esca dalla crisi “con un’economia prospera e in crescita”. Il faro, il modello da seguire, però, è quello che garantisce di “salvare vite”: “Le vite perdute non ritorneranno, l’economia ritornerà”. Il governo, ha detto, è “in grado di proteggere la salute della nostra gente e della nostra economia”.
Anche negli Usa al via le restrizioni
“Vinceremo (la battaglia contro il coronavirus, ndr) più velocemente di quanto la gente pensi. Lo spero”, ha proseguito Trump, esortando gli americani a seguire le disposizioni delle autorità per 15 giorni. “Chiediamo a tutti di lavorare a casa, se possibile; posticipare i viaggi non necessari; limitare le riunioni a non più di 10 persone”, ha affermato, spiegando che è possibile la chiusura dei confini con Messico e Canada e anche l’introduzione di limiti ai viaggi all’interno degli stessi Usa
Lo trovo troppo ottimista. Speriamo che i Governatori, quelli veri non quelli che vengono chiamati qui da noi che non sono assolutamente governatori, sappiano guidare al meglio i loro stati.
Scivolone? Ha perfettamente ragione. E apprezzo che parli di “esortazioni” invece che di divieti e manette
Come si permette il signor Trump di giudicare le azioni intraprese dal governo italiano per fronteggiare questa gravissima emergenza.
Si può giudicare solo se anche il popolo americano e’ stato sottoposto allo stesso trattamento e analizzare i provvedimenti presi dalla: amministrazione americana e considerarr i suoi effetti.
È troppo facile giudicare il comportamento dei governanti di un altro paese quando ancora non si è stati sottoposti a gravi situazioni di emergenza dal punto di vista sanitario.
Presidente Trump, la prego, prima di dare dei giudizi,attenda i risultati. Grazie
Gli si può dire di tutto ma certamente non sarà apprezzato per la sua signorilità e la sua classe !