Coronavirus, per curare i malati gravi speranze anche da un altro farmaco antiartrite
Un altro farmaco antiartrite allo studio contro il nuovo coronavirus. Dopo le sperimentazioni avviate anche in Italia sul tocilizumab, Sanofi e Regeneron Pharmaceuticals annunciano ora di avere avviato un programma clinico per la valutazione del Kevzara* (sarilumab). In pazienti ricoverati in ospedale con forma grave di Covid-19. «Sono emerse prove scientifiche che suggeriscono come questo medicinale possa essere un’opzione di trattamento potenzialmente importante. E questo studio fornirà dati scientifici rigorosi. Prevediamo di avviare rapidamente studi anche al di fuori degli Stati Uniti nelle prossime settimane. Comprese le aree maggiormente colpite dalla pandemia come l’Italia». L’annuncio è arrivato da John Reed, Global Head of Research and Development di Sanofi.
Coronavirus, che cos’è il Kevzara
Il Kevzara è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce (come il tocilizumab) l’interleuchina-6 (Il-6). Potrebbe quindi essere in grado di modulare la risposta infiammatoria iperattiva nei polmoni dei pazienti colpiti dal nuovo coronavirus. Il ruolo dell’Il-6 è supportato dai dati preliminari di uno studio a braccio singolo in Cina. Li veniva utilizzato l’altro anticorpo anti-Il-6.
Lo studio dell’azienda francese
Lo studio voluto dall’azienda farmaceutica francese inizierà nei centri medici di New York, uno degli epicentri dell’epidemia statunitense di Covid-19, e valuterà la sicurezza e l’efficacia dell’aggiunta di Kevzara alle normali cure di supporto, rispetto alle cure di supporto più al placebo. Il trial multicentrico, in doppio cieco, di fase II-III arruolerà poi fino a 400 pazienti anche nel nostro Paese. La prima parte recluterà pazienti con grave infezione da Covid-19 in circa 16 centri statunitensi e valuterà l’impatto di Kevzara sulla febbre e la necessità dei pazienti di ossigeno supplementare. La seconda parte più ampia dello studio valuterà il miglioramento degli esiti a lungo termine. Tra cui la prevenzione della morte e la riduzione della necessità di ventilazione meccanica. Ossigeno supplementare e/o ricovero ospedaliero.
Prima sperimentazione controllata negli Usa
«Per avviare rapidamente questo studio abbiamo lavorato a stretto contatto con la Food and Drug Administration e la Biomedical Advanced Research and Development Authority». Ha spiegato George D. Yancopoulos, cofondatore di Regeneron. «I dati provenienti dalla Cina – ha spiegato – suggeriscono che il percorso Il-6 potrebbe svolgere un ruolo importante nella risposta infiammatoria iperattiva nei polmoni dei pazienti con Covid-19. La nostra sperimentazione è la prima controllata negli Stati Uniti per valutare questo effetto. Regeneron sta anche studiando un nuovo cocktail anticorpale per la prevenzione e il trattamento di Covid-19. Speriamo di avere a disposizione per i test umani questa estate». E poi : «Inoltre la Sanofi Pasteur, la business unit vaccini, sta sfruttando i precedenti lavori di sviluppo di un vaccino contro la Sars per sviluppare rapidamente un vaccino contro Covid-19».