Coronavirus, l’allarme degli scienziati: “Per ogni caso noto, 5-10 non vengono individuati”

17 Mar 2020 18:48 - di Redazione
scienziati

Per ogni caso noto di Covid-19, ce ne sarebbero altri 5-10 non individuati. Lo suggerisce Jeffrey Shaman, epidemiologo della Columbia University e autore senior dello studio realizzato con i colleghi dell’Imperial College di Londra, pubblicato ieri su Science. Secondo la ricerca, in Cina, a fine gennaio, ben l’86% dei casi sarebbe sfuggito alle diagnosi. Gli scienziati stimano che, per ogni caso confermato, ci sono probabilmente altre 5-10 persone con infezioni non rilevate.

Usa e Ue come la Cina a gennaio: 6 casi su 7 non rilevati

Questi casi spesso più lievi sono, in media, infettivi per circa la metà rispetto a quelli confermati. Ma sarebbero responsabili di circa l’80% dei nuovi contagi. I ricercatori, ha riferito Shaman in un articolo comparso sul New York Times, hanno studiato la diffusione naturale del virus in Cina prima che il governo istituisse il divieto di viaggi e una politica di test aggressiva. Durante quel periodo, da dicembre a fine gennaio, circa le autorità non hanno individuato 6 casi su 7. La situazione, scrive il quotidiano statunitense, sarebbe analoga a quella attuale negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali, dove non c’è ancora ampia disponibilità di test. “Per 3.500 casi confermati negli Stati Uniti, potreste in realtà” considerarne “35mila”, ha dichiarato Shaman.

L’appello degli scienziati: “Aumentare i tamponi”

Durante una conferenza stampa telefonica, gli scienziati autori dello studio – che rappresentavano più di una dozzina di istituzioni ed enti di ricerca impegnati nel monitoraggio di Covid-19 – hanno quindi sottolineato l’importanza di aumentare i tamponi, come del resto già fatto dall’Oms. I ricercatori hanno inoltre affermato che il numero di casi non rilevati per ogni paziente confermato può variare da Paese a Paese. E che i pazienti non identificati in Cina si sono moltiplicati prima del blocco dei voli. Infine, sebbene in media questi pazienti “invisibili” trasmettano un virus meno aggressivo di quelli confermati, non è detto che abbiano causato infezioni più lievi nei nuovi infetti. “Solo perché si prende la malattia da qualcuno con sintomi lievi non significa che i tuoi saranno altrettanto lievi“, ha concluso Shaman.

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