Coronavirus, Gallera: «Non mi candido a sindaco di Milano. Resto a combattere in prima linea»

25 Mar 2020 12:34 - di Redazione
Gallera

«No, non mi candidato a sindaco di Milano, resto in prima linea a fianco di medici e infermieri per sconfiggere l’emergenza sanitaria, siamo in guerra e resto al mio posto». Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare ringrazia chi lo vorrebbe candidato a sindaco di Milano per il centrodestra. Nello stesso tempo declina le avances e spiega che non può abbandonare la regione in questa situazione. «In questo momento – spiega – non sono interessato ad altro», che non sia la lotta al virus. «E posso assicurare – ha aggiunto – che questo impegno mi assorbe 24 ore al giorno». Non nega però di sentirsi lusingato da tante attenzioni. «Significa che si sta lavorando bene», concede ma senza cedere.

Gallera è assessore al Welfare in Lombardia

Dietro questa (temporanea?) indisponibilità, c’è la consapevolezza della grave difficoltà in cui si trova l’Italia, in particolare la Lombardia. Il coronavirus rallenta ma la luce in fondo al tunnel è ancora troppo fioca. «La strada per uscirne è ancora lunga – avverte infatti Gallera -. Ci vorranno settimane di sacrifici per rallentare o bloccare la diffusione e dopo non sarà finita». Dopo, infatti, si dovrà «riarticolare» il sistema sanitario e soprattutto «pensare a coloro che avranno bisogno di riabilitazione e saranno migliaia, perché la malattia avrà reso più fragili i loro corpi».

È anche tra i candidati all’Ambrogino

Secondo Gallera, dunque, si dovrà quindi pensare «a investire di più nella sanità» per prepararsi a essere «maggiormente attrezzati di fronte a nuove epidemie». Su questo non si tira indietro. Tutt’altro: «Ecco, il mio ruolo e il mio dovere è questo, essere a fianco dei cittadini lombardi», rassicura l’assessore. Il cui nome circola anche in riferimento al conferimento dell’Ambrogino, massimo riconoscimento milanese. Naturalmente ne è contento, ma ritiene che vada attribuito a medici e infermieri. «Oggi – conclude infatti Gallera – sono loro i veri eroi, impegnati sul campo a gestire e sconfiggere questa emergenza».

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