Alto Adige, Kompatscher caccia via gli italiani non-residenti. Il governo reagisca subito

14 Mar 2020 15:29 - di Valerio Falerni
Kompatscher

La Cina è vicina? Manco per sogno. È lontana, lontanissima. Leggere, per credere, l’ordinanza con cui Amo Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ha praticamente dato un calcio nel sedere ai lavoratori non-residenti in quel territorio. Un altro amante del “fai-da-te”, questo Kompatscher. Un altro – in tutto simile al suo quasi omologo campano De Luca – che sforna ordinanze come se fossero panini decidendo lui quale lievito usare.

Con il pretesto dell’emergenza sanitaria

E così, mentre ammiriamo la via cinese al superamento dell’emergenza da coronavirus, platealmente la smentiamo. Lì un unico centro di comando e catena decisionale cortissima. Qui un continuo minuetto di bozze condivise, di ruoli confusi e competenze contrapposte tra Stato, regioni e province autonome. Come quella – appunto – di Bolzano.  Ci mancava giusto Kompatscher. Il raus! da lui intimato ai lavoratori non-residenti nella provincia di Bolzano, verosimilmente in gran parte  di lingua italiana, appare quanto meno incostituzionale. Di certo è intollerabile. Nessuna emergenza, neppure la peste del Manzoni può giustificare una misura di questo tipo. A maggior ragione se si considera che nella stessa ordinanza Kompatscher, in conformità con il Dpcm nazionale, invita i cittadini a non uscire da casa se non per soddisfare le ormai familiari «comprovate necessità». Insomma, da un lato ordina di non muoversi e dall’altro intima di andarsene. Chi ci capisce è bravo.

Urzì (FdI): «L’ordinanza di Kompatscher va revocata»

Una contraddizione colta in pieno dal sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi. L’ordinanza, ha detto, «mi sembra eccessiva e azzardata». Di certo, ha aggiunto il primo cittadino, «va rivista e va approfondita dal punto di vista giuridico». Più deciso l’intervento di Alessandro Urzì, di FdI, che ha immediatamente chiesto la revoca del  provvedimento. Intanto Kompatscher il suo colpo proibito lo ha piazzato. Solo nelle prossime ore capiremo se a Roma c’è ancora un governo in grado di tutelare i propri cittadini. Dal Brennero a Linosa. E quelli che lavorano a Bolzano non lo sono meno di chi opera a Roma, Firenze o a Napoli. Convinciamocene prima noi. E poi ficchiamolo bene in testa a Herr Kompatscher.

 

Commenti

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  • roberto bassi 15 Marzo 2020

    essere vomitevole

  • 14 Marzo 2020

    Roma? Questa Roma di Conti, PD e grillini? Ci sperate? Solo le piazze incazzate a questo punto potranno cambiare le cose perchè con la scusa del coronavirus si passeranno tutto l’anno questi incollati alla sedia !