Africa, l’avanzata del virus allarma l’Oms. In Egitto e Sudafrica il maggior numero di casi

18 Mar 2020 15:21 - di Redazione

I casi di Covid-19 provocati dal nuovo coronavirus sono aumentati in Sudafrica, salendo a 116. In tutta l’Africa il virus ha preso una corsa che preoccupa l’Oms e tutto il mondo.

I numeri del contagio in Africa

Questi i numeri: sono 443 i casi registrati in trenta Paesi africani e dieci i morti in quattro nazioni. Quattro decessi sono stati riportati in Egitto, tre in Algeria, due in Marocco e uno in Sudan. Il maggior numero di contagi, 196, è stato registrato in Egitto, seguito dal Sudafrica e dall’Algeria con 53. Atri Paesi africani dove si sono registrati casi di Covid-19 sono il Marocco con 38 casi, il Senegal con 27, Tunisia 20, Burkina Faso 15, Camerun 10, Ruanda 7, Ghana 6, Etiopia 5, Costa d’Avorio 4, Seychelles 4, Repubblica Democratica del Congo 3, Kenya 3, Nigeria 3 e Namibia 2.

Il Sudafrica ha chiuso le scuole da oggi e vieta l’ingresso agli stranieri che provengono dalle nazioni più colpite. La maggior parte dei contagiati viene dall’estero, in particolare dalla Gran Bretagna, ma oggi sono stati confermati 14 casi di trasmissione locale. A Città del Capo in 1.700 aspettano di sapere quando sarà loro permesso di lasciare una nave da crociera dopo che sei persone con sintomi di Covid-19 sono state fatte sbarcare per i test. La preoccupazione è che il virus possa diffondersi rapidamente in quartieri poveri e affollati.

In Egitto il maggior numero di casi

Il primo caso in Africa si è registrato circa un mese fa: era il 14 febbraio. Ma i numeri dell’Egitto sono veritieri o i casi di contagio non vengono denunciati?

Human Rights Watch – informa il Corriere della sera – denuncia le minacce a medici che raccontino la verità sull’infezione. Da mercoledì scorso, finisce in galera chiunque sparga “false voci” sulla diffusione del virus. Il regime ammette il rischio, non potendo fare altrimenti, e chiude scuole e cinema, arrivando a smentire la tentazione d’imporre il coprifuoco in una situazione già fortemente compromessa.

Le prime vere notizie sono state date solo quando è morto uno straniero – un turista tedesco in crociera a Luxor – ed era impossibile tacere. Per i cento milioni d’egiziani  non c’è trasparenza sulle cifre: «Molti elementi portano a credere che il bilancio reale sia largamente più alto di quello ufficiale», scrive il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour. E dietro tale reticenza vi sarebbe l’idea dell’Egitto di rafforzare la propria industria sul mercato europeo approfittando della crisi scatenata dal coronavirus.

 

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