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Via della Scrofa, dove la verità sulle Foibe e sul martirio italiano resta incancellabile

Via della Scrofa, dove la verità sulle Foibe e sul martirio italiano resta incancellabile

Politica - di Redazione - 8 Febbraio 2020 - AGGIORNATO 8 Febbraio 2020 alle 18:24

Le foibe e la vergogna revisionista. Una tragedia italiana sporcata dalla polemica di chi avrebbe invece tacere. Ma ci sono luoghi in cui la verità è sempre stata rivelata, anche quando tutti tacevano. E’ via della Scrofa, dove ha militato per tantissimi anni chi ha versato lacrime per il sangue italiano sul confine orientale.

E domani, nel Giorno del Ricordo, sarà allestita una mostra proprio in via della Scrofa, al civico 43. Lunedì quella storia drammatica sarà davanti a noi, ancora una volta, nella sede della fondazione An – in continuità con la battaglia nel Palazzo e nel territorio per tantissimi anni – su iniziativa del gruppo Ecr al Parlamento Europeo.

La mostra sulle foibe a via della Scrofa

Alle 10 del 10 febbraio in via della Scrofa 43 sarà presentata – informa la pagina Fb 7colli –  la mostra intitolata “una storia italiana, una storia europea”. La pulizia etnica del maresciallo Tito contro i nostri connazionali. Per ricordare le Foibe e l’esodo. E quei troppi anni trascorsi senza fare luce, senza conoscere la verità. A battersi, disperatamente, solo le associazioni degli esuli e la destra italiana.

L’iniziativa dei Conservatori europei

Va dato merito della promozione dell’evento all’on. Nicola Procaccini, deputato europeo di Fratelli d’Italia, iscritto al gruppo dei conservatori Ecr a Strasburgo. Poi, gli ospiti della manifestazione. I deputati nazionali di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini e Federico Mollicone, il direttore del Secolo D’Italia Francesco Storace, il presidente della fondazione An Giuseppe Valentino, il presidente della Federesuli Antonio Ballarin e il curatore della mostra Emanuele Merlino.

L’iniziativa coincide con le pesantissime polemiche innescate dalle vergognose tesi diffuse dall’Anpi. In questi giorni si sono registrate frasi particolarmente aspre e persino in luoghi istituzionali come il Senato della Repubblica da parte dell’Anpi. Ed è bene invece rispondere con rispetto per la verità storica a chi pretende di negarla ogni giorno. Quei Martiri non scelsero una guerra, furono assassinati perché italiani.

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C'è un commento:

  1. GiuseppeTamago ha detto:

    Ogni commento sulle tesi revisioniste e vergognosamente antistoriche diffuse dall’ ANPI, sono di un indefinibile basso rispetto altrui.

di Redazione - 8 Febbraio 2020