Sono sei i casi accertati in Lombardia. Isolati due comuni. Oltre cento persone sotto osservazione

21 Feb 2020 13:32 - di Redazione
Lombardia

Sono sei i contagi da coronavirus in Italia dopo quello del 38enne residente a Codogno e nato a Castiglione d’Adda, in provincia di Lodi, ricoverato da mercoledì sera a Codogno. L’uomo è in terapia intensiva e le sue condizioni sono gravi e costantemente monitorate.  Positivi ai test anche sua moglie – un’insegnante incinta all’ottavo mese – e uno stretto conoscente, entrambi ricoverati in isolamento al Sacco di Milano. “Il caso indice”, con il quale il paziente 38enne di Codogno “ha avuto ripetuti contatti, era rientrato il 21 gennaio dalla Cina. Ora è ricoverato al Sacco e sta bene. Sono dati confermati dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in una conferenza stampa. Un altro paziente faceva sport con il paziente zero. Al momento si stanno monitorando un centinaio di persone entrate in contatto con il paziente zero, ma il numero è destinato ad aumentare.

Il 38enne ha mostrato i primi sintomi il 15 febbraio

Il 38enne positivo al coronavirus “ha mostrato i primi sintomi il giorno 15 febbraio. Si è recato al pronto soccorso di Codogno il giorno 18”, ha spiegato l’assessore Giulio Gallera, durante la conferenza stampa, in corso. Il paziente “aveva lamentato uno stato febbrile. E’ stato alcune ore in pronto soccorso ed è stato rimandato a casa. Dopo alcune ore è peggiorato e quindi è tornato al pronto soccorso. In quel momento è stato ricoverato e la sua condizione è degenerata velocemente. E quando è stato portato in terapia intensiva, di fronte alle insistenti domande, la moglie ha ricordato che, i primi di febbraio, ha avuto degli incontri con un suo amico che tornava da un viaggio in Cina. Da lì abbiamo fatto i tamponi”.

Il premier Giuseppe Conte si è affrettato a tranquillizzare la popolazione con un tweet: “Sul Coronavirus continuiamo a tenere altissima la soglia della precauzione. Dopo i nuovi casi nel lodigiano, abbiamo messo in atto le azioni necessarie per tutelare la popolazione, in raccordo con le indicazioni del ministero della Salute”.

Lombardia, la Regione invita i cittadini della zona interessata a restare a casa

Giulio Gallera ha invitato “tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali”. Inoltre la Regione invita “coloro che hanno avuto contatti diretti o che accusano sintomi (febbre e difficoltà respiratorie) a non recarsi all’ospedale ma di chiamare l’112. A quel punto andremo noi a domicilio a fargli il tampone. Se non si hanno sintomi bisogna fare come si è sempre detto: lavarsi spesso le mani, controllare il proprio stato di salute. Appena si ha un’alterazione, qui in regione Lombardia, il nostro meccanismo prevede di chiamare il 112.Ma il contatto ricordo che deve essere ravvicinato. Cioè questo tipo di influenza si trasmette attraverso le goccioline, soltanto parlando in maniera molto ravvicinata. Non basta aver incrociato un pullman di turisti”.

 

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