Riforma della prescrizione, Davigo contestato dagli avvocati a Milano: «Vergogna»

1 Feb 2020 11:47 - di Leo Malaspina

Tempestosa inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Milano. Il motivo sono le polemche sulla riforma della prescrizione firmata dal ministro Bonafede. Alle urla “vergogna” di uno dei presenti all’inaugurazione dell’anno giudiziario di Milano, Piercamillo Davigo è stato costretto a interrompere il suo intervento. La protesta contro il presidente della II Sezione penale presso la Corte suprema di Cassazione è stata però subito bloccata dalla presidente della Corte di Appello, Marina Anna Tavassi. «Silenzio, altrimenti uscite dall’aula».

Parla Davigo, gli avvocati lasciano l’aula

Prima dell’intervento del consigliere del Csm, gli avvocati della Camera penale di Milano hanno lasciato l’aula del Palazzo di Giustizia: un gesto di protesta contro le parole usate dal magistrato contro la categoria e in particolare rispetto alla riforma sulla prescrizione. Gli avvocati della Camera penale si erano rivolti al Csm ritenendo inopportuna la presenza di Davigo, presenza invece rivendicata e sostenuta dai magistrati. I legali hanno sventolato tra le mani un foglio con l’intestazione della Gazzetta ufficiale e la scritta ‘Costituzione della Repubblica’ con riferimento agli articoli 24, 27 e 111.

La difesa di Bonafede

«Non avevo previsto un riferimento alla riforma penale però le numerose sollecitazioni mi impongono di fare delle precisazioni. In quel progetto ci sono delle divergenze che hanno trovato il nodo principale sulla prescrizione. Divergenze che io rispetto, sono aperto al contraddittorio con tutti gli addetti al lavoro». Lo ha affermato il ministro della giustizia Alfonso Bonafede durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano. «Che ci siano divergenze è fisiologico, la più grande divergenza è con gli avvocati penalisti, io li rispetto, che sono gli unici che non hanno cambiato idea. «Non ho mai detto che la prescrizione è un modo per ridurre i tempi del processo», ha detto Bonafede. Che si è detto dispiaciuto di essere etichettato come “manettaro”.

Malore del presidente a Reggio Calabria

Il presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Luciano Gerardis, è stato colto da un malore mentre leggeva la relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario che si sta svolgendo alla scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria. Gerardis stava parlando da circa mezz’ora, ma improvvisamente si è sentito male perdendo conoscenza. In sala era presente il senatore Marco Siclari, medico, che ha prestato le prime cure. Immediatamente sono intervenuti anche i medici del 118. Poco dopo, il presidente della Corte d’Appello si è ripreso. Dai primi accertamenti, sembra si sia trattato solo di un calo di pressione.

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