Meloni a Rtr 99: “Facciamo votare gli italiani a maggio. Ecco in che modo”
“Si può andare a votare a maggio”. Ne è convinta Giorgia Meloni, intervendo nell’emittente radiofonica RTR 99, nello spazio condotto da Luca Casciani. La soluzione? “Siccome tutti sanno” che al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari “vince il sì, noi possiamo fare già una legge di modifica dell’attuale sistema elettorale con i collegi nuovi, con una clausola che dica: la legge entra in vigore dopo il 29 marzo. Vuol dire che il 29 marzo, quando hai finito il referendum, sei pienamente nella posizione di andare a votare a maggio”. Questo l’escamotage indicato dalla leader di Fratelli d’Italia.
Meloni: “Non vado a Washington, non è il momento”
La Meloni ha anche annunciato agli ascoltatori di Rtr 99, di aver rinunciato a un importante appuntamento internazionale per rimanere ora in Italia. “Avrei dovuto essere di nuovo a Washington tra oggi e il 29 febbraio per la nuova edizione del Cpac, la principale kermesse del Partito repubblicano negli Stati Uniti. Ho partecipato lo scorso anno e sono stata ovviamente invitata per questa edizione. Ma ho deciso di non allontanarmi perché questo non mi sembra il momento di lasciare l’Italia”. Per la leader di FdI, “è un momento in cui bisogna concentrarsi tutti quanti. Per cui quest’anno non parteciperò al Cpac. Sarebbe stata la mia terza presenza a Washington nell’arco di un anno”.
Meloni a Rtr 99: “Ho in mente chi potrà fare il sindaco di Roma”
Al conduttore Luca Casciani, che le chiede della sua collocazione internazionale, la Meloni ribadisce: “Io sono una patriota italiana, quello che faccio lo faccio sempre esclusivamente nell’interesse italiano. Ogni tanto mi dicono ma lei è più filo-Trump o più filo-Orban? Io non solo filo niente, i fili ce li hanno i burattini, io sono italiana, io sono filo-italiana e difendo l’interesse italiano”. Con il conduttore di Rtr, emittente molto seguita a Roma, la Meloni parla anche del Campidoglio. Per la candidatura a sindaco di Roma, “bisogna trovare un nome efficace, vincente e in grado di governare. Perché, come dimostra bene il caso Raggi, non è che se trovi una persona capace in campagna elettorale poi trovi anche una persona che è capace a governare. Bisogna mettere un occhio anche sulla capacità che una persona ha di governare una macchina complessa come Roma”. Il candidato giusti? “Non è una figura facilissima da trovare, ho in testa almeno due nomi”, ha aggiunto la Meloni.