Lite tra il virologo Burioni e l’economista Boldrin. “Sei un somaro”. “E tu diffondi paure”

23 Feb 2020 17:07 - di Redazione
Burioni

Il coronavirus anche i virologi sulle intrerpretazioni dell’infezione. Roberto Burioni contesta sul suo blog Medical facts la posizione di Maria Rita Gismondo, epidemiologa dell’ospedale Sacco di Milano, secondo la quale quella da coronavirus “non è pandemia. Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno. Per Coronavirus 1. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un`influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i numeri”. Per Burioni, che non cita esplicitamente la collega, dire che si tratta di una sindrome appena più grave di un’influenza” è una scemenza di dimensioni gigantesche”.

Anche lui, come la collega, invita a “leggere i numeri. In questo momento in Italia – spiega- sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%)”. Lo stesso dato Burioni lo cita su twitter, dove a contestarlo c’è però Michele Boldrin, economista già candidato alle politiche con il Movimento Fare per fermare il declino. Per Boldrin è “necessario il dibattito pubblico” sul coronavirus ” vista la follia che ha pervaso il paese”. Come la dottoressa Gismondo, l’economista ritiene che i numeri non autorizzino a parlare di pandemia. A questo punto interviene Burioni: “Prima di discutere della follia ricordiamoci di due numeri semplici semplici. 132 casi e 26 sono in rianimazione. Praticamente un raffreddore”, ribadisce. Boldrin replica con nettezza. “Ecco, questi sono i numeri che non bisognerebbe dare. Perché sai benissimo che sono “falsi” nella loro parzialità”.

Burioni attacca con veemenza Boldrin. “Ma che falsi, smettila di dire scemenze come un antivaccinista”, gli dice.”Sono in linea con i dati di tutti gli altri paesi. Sei un irresponsabile a diffondere disinformazione in un momento così grave. Ed essendo tu una persona intelligente è doppiamente grave”. L’economista non si placa. “Smettila di offendere a vuoto. I dati parziali di inizio epidemia – gli dice – non hanno alcun valore. Sono campioni biased (distorti) e la virologia c’entra nulla. C’entra la statistica ed i metodi di campionamento nella stima di un processo stocastico”. In altre parole, il campione di 126 contagiati è ancora troppo limitato, e probabilmente dipende dal metodo scelto per disegnarlo: in questo caso il metodo dei tamponi a partire dai due focolai, quello veneto e quello lombardo.

Di contro il campione su cui si basa l’influenza è collaudato da decenni di pratica medica. E’ quindi arbitrario confrontare la percentuale delle rianimazioni con i casi conosciuti di coronavirus con quelli dell’influenza. Burioni è tranchant. “Parla delle cose che conosci, dammi retta. E qui chiudo, perché con i somari non ci parlo. E di virologia sei somaro, pure arrogante”. Anche il congedo di Boldrin è senza appello. “Il somaro, di processi stocastici, sei tu. Hai sbagliato parrocchia, non attacca. Diffondi paura e va detto”.

Commenti

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  • giorgio 24 Febbraio 2020

    “i dati parziali di inizio epidemia”, occorre ricordare a tal proposito ed a tal signore che l’infezione e’ iniziata massivamente nel dicembre 2019, secondo i dati forniti dal governo cinese ma occorre anche dire che da molte parti (Intelligence di molti Paesi fra cui la CIA ed il Mossad) si sostiene che il governo della Repubblica Popolare ha raccontato una sua verita’ , tanto e’ vero che aveva arrestato il medico che aveva lanciato l’allarme molto tempo prima quando i casi erano gia’ molti, medico poi morto, accusandolo di diffondere fake news, invece era la realta’. Allora parlare di fase iniziale e’ quanto meno inopportuno per non dire altro, nella fattispecie non sappiamo quando e’ incominciato tutto ma sicuramente molto tempo prima della versione ufficiale. La quarantena era ed e’ l’unica strada e poteva e doveva essere attuata rigorosamente subito soprattutto quando i governatori del Nord lo avevano chiesto per tutti i cinesi soprattutto per coloro che sarebbero tornati dal capodanno. Invece hanno definito chi la chiedeva fascio leghisti e razzisti, era l’unica arma intelligente disponibile ed attuabile, quarantena rigorosa e drastica. Ed ora il premier si meraviglia dei numerosi casi.

  • federico 24 Febbraio 2020

    Tra i mali moderni ci sono gli pseudoambientalisti, i sedicenti scienziati, i cosiddetti economisti: quelli che non ne azzeccano mai una, ma continuano a pontificare. Per non parlare delle eccellenze mediche che non sanno dirci di meglio che “lavatevi le mani!” “restate a casa!”