L’INDIGNOMETRO/ Nelle emergenze si riconoscono gli incapaci. E Conte…

26 Feb 2020 13:59 - di Maurizio Gasparri
Conte

Oggi l’indignometro non può non occuparsi di Conte. Prima ha occupato militarmente con una invasivo salto di qualità tra sabato e domenica tutti i canali televisivi, Barbara D’Urso compresa, e poi adesso dice alla Rai di abbassare i toni. Non bisogna sottovalutare nulla e l’emergenza Coronavirus deve essere affrontata con serietà. Ma personalmente ritengo che il Governo si sia mosso goffamente. Ovvero che abbia usato questa emergenza per distogliere la pubblica opinione dai propri fallimenti e che poi questa azione forzata abbia causato più danni della epidemia stessa.

Da Conte danni irreversibili

Hanno urlato e straparlato ovunque, smentendo scienziati, litigando con le Regioni e poi, adesso, dicono alla Rai di non esagerare dopo che l’hanno occupata, e non solo la Rai, da mattina a sera. Sono davvero indignato. Non si può scegliere un Presidente del Consiglio per caso, prelevare un cittadino qualunque e metterlo alla guida della Nazione.
Nelle emergenze se uno è una nullità lo si vede ancora più nitidamente. E i danni sono irreversibili. L’indignometro sale alle stelle di fronte a questo incapace di Conte

Commenti

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  • tommaso bisi griffini 26 Febbraio 2020

    chiedere i danni al governo cinese.

  • giovanni vuolo 26 Febbraio 2020

    Il più incapace ed inetto Presidente che la nostra storia ricordi. Una vera calamità per questo già martoriato Paese. Bravo solo a barcamenarsi tra i parlamentari per non affondare, traditore e vigliacco, nel cambiare allegramente casacca ed opinione. Attacca Salvini, dopo aver condiviso il desco per oltre un anno. Dice che non sapeva niente della Gregoretti, caso unico in Italia. Un verme. Probabilmente, se avesse avuto il coraggio delle proprie azioni, avrebbe potuto avere anche un futuro politico. Così invece, infanga la sua immagine , sommando ad una acclarata incapacità, anche un carattere ambiguo ed odioso. Il peggio del peggio che la storia ricordi. Per piacere, ridateci la prima Repubblica. Con tutti i difetti, ma quelli erano politici.