La Ruocco (M5s) alla commissione banche. Andrà a caccia dell’oro di Bankitalia….. (video)
Carla Ruocco ordinerà a deputati e senatori la caccia all’oro di Bankitalia. Appena eletta presidente della commissione banche al posto di Gianluigi Paragone – andato via da M5s – e di Elio Lannutti, per problemi razziali, si darà sicuramente da fare. La deputata pentastellata non ha il diritto all’oblio e per questo impazza in rete il video che pubblichiamo sulla sua celebre domanda. In audizione, chiese al governatore Visco “dove sta l’oro di Bankitalia?”. Mettendolo decisamente di buonumore.
La Ruocco dovrà ringraziare Pd e Italia Viva (Renzi e Boschi)
Ora possiamo stare tranquilli. Con la Ruocco presidente finiranno finalmente le reticenze. Fuori la verità sul Monte dei Paschi! (Ma l’ha votata il Partito democratico). Vogliamo sapere tutto su Banca Etruria! (Ma deve ringraziare Renzi e Boschi per i voti di Italia Viva).
E Paragone nota le congratulazioni di Casini…
Ha buon gioco a spargere sale Gianluigi Paragone, che infierisce: “Ora sono certo che avremo l’elenco dei nomi degli amici degli amici che hanno beneficiato di grandi prestiti senza restituirli, e poi avere la piena trasparenza sugli atti e sulle malefatte dei banchieri che hanno svuotato il risparmio di tanti italiani per bene”. Aggiungendo maligno su Facebook: “Già prima dell’elezione la Ruocco ha ricevuto gli auguri di Casini…”.
Certo, ci sono maiuscole e punti esclamativi del blog delle stelle. E poi le dichiarazioni della tifoseria pentastellata. Ma anche le gomitate tra di loro di quelli del Pd che incassano la commissione finanze della Camera e il controllo di quella sulle banche con i loro parlamentari.
"Dov'è l'oro della Banca d'Italia?", la figuraccia di Carla Ruocco del M5S
"Dov'è l'oro della Banca d'Italia?", la figuraccia di Carla Ruocco del M5S che nel 2014 chiedeva in Commissione al Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco dove fosse l'oro della Banca d'Italia.PS: Le riserve d'oro della Banca d'Italia, pari a 85 miliardi, sono un baluardo a difesa delle crisi valutarie e contro il rischio sovrano e servono per rafforzare la fiducia nella stabilità del sistema finanziario italiano. Ecco perché non si possono vendere… se le vendi si svalutano i titoli di stato e il debito pubblico crescerebbe a dismisura. Cose ovvie per chi (prima di commentare a caso) abbia mai aperto un libro di macroeconomia.
Pubblicato da Mo' Vi Mento su Lunedì 11 febbraio 2019