Informare sul referendum, anzi no. Ennesima figuraccia grillina
Solo chiacchiere e distintivo, persino sul referendum relativo al taglio dei parlamentari. I Cinquestelle sono evidentemente in bambola e non sanno più che pesci prendere. E il deputato Simone Baldelli, di Forza Italia, li ha pizzicati.
C’è discussione sui social sull’informazione relativa alla scadenza del 29 marzo. E i cittadini italiani non sanno che dovranno andare a votare in un referendum senza quorum. È vero che in molti danno per scontata la vittoria del sì al taglio di deputati e senatori, ma questo non è un motivo per non parlare delle ragioni degli tifosi dell’una o dell’altra proposta, come si vuole in democrazia.
Silenzio sul referendum
Invece c’è il silenzio, che sembrava destinato ad essere interrotto da una mozione dei deputati del gruppo dei Cinquestelle per spingere il governo, le tv e chiunque ne abbia la possibilità a favorire il massimo di informazione.
Ma – sorpresona – la mozione è stata improvvisamente ritirata dal calendario della Camera e nell’aula di Montecitorio. Retromarcia. E Baldelli ne ha chiesto il motivo. Che ovviamente non c’è. Non si devono mettere a confronto le opinioni.
I grillini in retromarcia
L’emergenza coronavirus ha perfino indotto qualcuno a ragionare sull’ipotesi di rinvio di una consultazione che – non dimentichiamolo – riguarda una modifica importante della Costituzione ma poi è arrivato lo stop.
Probabilmente hanno influito diversi fattori, non ultimo il rischio che dall’informazione da offrire ne discendesse lo spostamento della data del 29 marzo. E il governo – e quindi i Cinquestelle terrorizzati dal voto – tornerebbe a ballare per lo spettro delle elezioni anticipate prima del taglio dei parlamentari.
Non succederà nulla, invece. Non sentiremo parlare del referendum. Il si’ passerà con i voti condominiali di un ristretto numero di italiani e Conte farà di tutto per restare a galla.
Anche se colleziona – lui e i Cinquestelle – una serie infinita di figuracce, come ha ben denunciato Baldelli alla Camera.
Perché il #m5s ha ritirato dal calendario parlamentare della prossima settimana la propria mozione che chiedeva una campagna informativa sul #Referendum del #29marzo?
Il governo non intende spostarlo, ma molti ancora non sanno neppure che ci sarà un #Referendum.#IovotoNO pic.twitter.com/VSsBASV8XN— Simone Baldelli (@simonebaldelli) February 28, 2020