Il virus in pasticceria: i dolcetti omonimi a ruba a Genova. E nel Cremonese c’è la Corona cake
Il virus arriva in pasticceria, ma stavolta non fa paura. Anzi. Può essere mangiato per sconfiggere ansie e panico da pandemia. L’idea è di una delle più note pasticcerie del centro, la pasticceria Mangini di piazza Corvetto dove ieri sono comparsi i dolcetti ispirati alla forma del coronavirus. Cupolette ricoperte di glassa al caffè con le gocce di zucchero rosse. Un’idea che ha tentato molti clienti ma che ha anche ricevuto numerose critiche sui social.
C’è chi ha trovato l’idea del pasticcino di cattivo gusto, chi invece l’ha apprezzata come tentativo di sdrammatizzare un’emergenza che si avverte anche a Genova, come in tutto il Nord del Paese. Infatti l’idea ha varcato i confini genovesi ed è approdata nel Cremonese.
Qui Andrea Schiroli e sua moglie Daniela, titolari della Gelateria Infinito di Casalmaggiore – come riferisce Repubblica – hanno dato vita alla Corona Cake, una torta gelato che richiama la forma del virus, a base di cioccolato, e con l’aggiunta dei gusti fiordilatte e lampone. “Non siamo nella zona rossa, ma qui l’atmosfera è comunque molto tesa e difficile da sostenere dal punto di vista psicologico. La gente parla solo del Coronavirus – spiega Schiroli – Quando stamattina è entrata in negozio la quinta persona di fila preoccupata per l’emergenza, a mia moglie è venuta l’idea”. L’intenzione “non è assolutamente quella di mancare di rispetto a chi in questo periodo sta soffrendo – sottolinea – Sappiamo che la questione è seria, ma crediamo fermamente che non sia con la tristezza e la paura che si risolvono i problemi. L’importante è rispettare le ordinanze e mantenere la calma. Se poi nel frattempo si mangia anche del buon gelato, male non fa”.