Coronavirus, Toscana “invasa” da cinesi a rischio. Il centrodestra porta l’allarme in Parlamento e al ministro

17 Feb 2020 11:26 - di Lucio Meo

L’allarme in Toscana lo ha lanciato lo stesso presidente della Regione, Enrico Rossi. «Stanno tornando dalla Cina 2500 persone che si erano recate lì per il Capodanno cinese…». E il coronavirus? Da Rossi, solo misure più o meno “volontarie” di quarantena e profilassi su una generica influenza. Per Rossi, “la maggior parte dei cinesi proviene dalla provincia Zhejiang, quarta per numero di casi accertati di coronavirus, anche per questo nel Fiorentino è stato aperto un ambulatorio speciale dedicato proprio a loro….». Ma secondo il presidente, il vero allarme non è sul coronavirus.

Bastano quelle rassicurazioni? Fratelli d’Italia, in Toscana, è stata la prima forza politica a denunciare la possibile “invasione” di persone a rischio, senza alcun controllo. E ora la mobilitazione approderà direttamente al ministro della Salute.

Coronavirus, l’iniziativa di Fratelli d’Italia con Speranza

«Abbiamo preparato una lettera ufficiale, che invieremo a mezzo posta certificata direttamente al ministro Speranza, per chiedere lumi sui motivi per i quali la Toscana non applica i protocolli ministeriali in merito alla profilassi per il coronavirus. In queste ore stanno iniziando i rientri dalla Cina di 2.500 residenti tra Firenze e Prato, andati in patria per festeggiare il capodanno. Il Ministro è a conoscenza delle disposizioni date dalla Regione Toscana? A cominciare dalla quarantena volontaria, per finire alla analisi prenotate a mezzo Cup, chiuso nel fine settimana?» Lo afferma il coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli. «Non dobbiamo, né vogliamo fare allarmismi – spiega Torselli – ma le parole del governatore Rossi che ci dice che l’allarme in Toscana è quello dettato dall’influenza di stagione e non dal coronavirus. Parole che non ci tranquillizzano per nulla, così come non tranquillizzano le decine di cittadini che ci hanno contattato. Ecco perché vogliamo una presa di posizione ufficiale del Ministero».

Forza Italia e Lega portano la questione in Parlamento

«Concordo in pieno con le affermazioni del Consigliere Comunale Curcio della Lega, ed ho per questo presentato oggi immediatamente un Question Time che sarà discusso in questa settimana, in modo urgente, per sapere come sarà gestito dal Ministero della Salute il ritorno di 2000 cittadini cinesi a Prato. Vogliamo sapere tutto e subito. Senza dubbio alcuno». La dichiarazione è di Erica Mazzetti , parlamentare di Forza Italia, che ricorda.

«In questo ultimo mese è successo di tutto, in Italia e nel mondo, ma a Prato è successo di tutto e di più: qui vivono tra i 30 e i 40 mila Cinesi tra quelli registrati e quelli clandestini. Un primato europeo, se si pensa che Prato conta 195.000 abitanti. Dopo continue insistenze nei confronti del Comune, che ha fatto di tutto per non parlare dell’emergenza Coronavirus e delle sue ricadute sul nostro territorio. Veniamo a sapere che 2000 cinesi stanno rientrando a Prato da zone colpite dal virus. Ciò significa che il 10% dei Cinesi regolari che vivono a Prato in pochi giorni saranno liberi di circolare in città». La Mazzetti prosegue così.

«Il pericolo non esiste?»

«Il Sindaco del Partito Democratico, Biffoni, diceva che non c’erano pericoli imminenti, nel mentre il Ministro della Salute ufficializzava il blocco dei voli diretti con la Cina; il consigliere di origini cinesi Wong, eletto della lista civica dello stesso sindaco Pd, diceva che la città di Wenzhou da cui vengono i cinesi presenti a Prato era distante centinaia di chilomenti da Wuhan, focolaio del virus, mentre poi Wenzhou è stata messa in situazione di massima allerta per numerosi casi di contagiati. L’assessore all’immigrazione, Mangani, anch’egli Pd, diceva che stavano per tornare a Prato 500 cinesi, mentre i dati del Consolato cinese a Firenze e della Regione Toscana li stimano in oltre 2000. Questo e non solo. C’è da chiedersi: l’Amministrazione comunale di Prato è disinformata oppure crea disinformazione? Quali sono le fonti per essere così sicuri? Quanto sono attendibili? Siete in grado di presentarle come maggioranza davanti alla cittadinanza tutta?».

“Le mie preoccupazioni al momento sono forti, così come quelle in Consiglio Comunale del Consigliere Curcio. Credo che i Pratesi debbano sapere tutta la verità, sulla gestione di questa fase. E soprattutto su come sarà tutelata la salute dei cittadini in generale. A chi pensa che preoccuparsi sia da razzisti, rispondo che è da razionali porsi i problemi e trovare le soluzioni immediate. Celare i dubbi o la verità crea solo panico e incertezza.”

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