Coronavirus, negativi i test sui due bambini italiani allo Spallanzani. Tornano alla Cecchignola
Coronavirus, i test sui due bambini ricoverati all’Istituto Spallanzani in via precauzionale sono negativi. Saranno dimessi e torneranno alla Cecchignola per terminare la quarantena con i loro familiari.
L’Istituto nel bollettino medico odierno ha comunicato che il cittadino italiano, ricoverato giorni fa e con infezione confermata da nuovo coronavirus, “è in buone condizioni generali e senza febbre. Il paziente continua la terapia antivirale”.
La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, “è tuttora ricoverata in terapia intensiva. Le loro condizioni cliniche sono stazionarie, con parametri emodinamici stabili. Continua il trattamento antivirale. La prognosi è tuttora riservata”.
Coronavirus, incubazione di 24 giorni? Verificare bene
Sta inoltre destando allarme un nuovo studio cinese sul coronavirus, che ha stabilito come l’incubazione del virus potrebbe durare fino a 24 giorni. Un dato che se confermato potrebbe rendere inefficaci le misure di quarantena adottate fino ad oggi, che prevedono 14 giorni di isolamento. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto per le malattie infettive Spallanzani, spiega però che “non è detto che la persona sia contagiosa per tutto questo periodo. Ma soprattutto occorre poi verificare bene tutti questi studi che arrivano in così poco tempo dalla Cina”. E ha aggiunto: “Non è detto che per tutti i casi ci siano questi numeri così precisi, potrebbe trattarsi un caso singolo”.
Il virus resiste sulle superfici? Le misure di prevenzione restano le stesse
Giuseppe Ippolito ha commentato anche uno studio tedesco secondo cui il coronavirus può resistere sulle superfici fino a 9 giorni “ma questa novità, tutta da verificare, non cambia nulla nelle misure di prevenzione. A meno che non si lecchino le superfici, perché questo è l’unico modo con cui ci si può infettare” dagli oggetti. “In Cina stanno disinfettando ogni cosa come se ci fosse l’Ebola ma non serve a molto” .
Sono 15 i pazienti ancora allo Spallanzani, dove in tutto sono stati eseguiti 53 test per la ricerca del nuovo coronavirus. 38 pazienti già dimessi perché risultati negativi. Gli altri sono in attesa dei risultati. Restano tre i casi confermati.