Coronavirus, Codogno cittadina in quarantena: chiudono scuole, bar e locali pubblici
Codogno, fino a domenica chiusi bar e locali pubblici. Sono ore di incertezza quelle vissute dai cittadini di Codogno, la cittadina lombarda nella quale è ricoverata la coppia risultata positiva al Coronavirus. Le scuole oggi pomeriggio resteranno chiuse per le attività pomeridiane. Si sta valutando inoltre la chiusure delle scuole nei tre comuni coinvolti dal contagio, i cui abitanti sono invitati a restare a casa. I tre comuni sono Castiglione d’Adda, Codogno e anche Casalpusterlengo, sede dell’azienda Unilever dove lavora il 38enne ricoverato in terapia intensiva. A Castiglione d’Adda domani chiusi anche uffici e biblioteca comunali.
“Io lavoro a scuola, al liceo Novello. La dirigente ha chiuso l’istituto e oggi pomeriggio non si svolgeranno attività extracurricolari” – lo spiega all’Adnkronos una vicina di casa della coppia ricoverata -. Mi è arrivata la notizia che in altre scuole domani le lezioni non ci saranno”. Quanto agli studenti, “oggi i ragazzi sono rimasti un po’ così – spiega la donna – poi in un paese piccolo come Codogno, le voci girano veloci come il vento”.
Codogno, la preoccupazione dei residenti
Al momento nessuno è venuto a farci tamponi, la notizia l’abbiamo appresa questa mattina dai giornalisti che erano qui, ma no, non è venuto nessuno a farci il test”, lo afferma un altro vicino di casa del 38enne di Codogno. “Il vicino non lo vedo da un po’, qualche mese forse – spiega il giovane, uno studente di 20 anni – ero in sezione d’esame quindi uscire non era la prima cosa per me”. Nonostante sia tranquillo, un po’ di preoccupazione, ammette, c’è. “Il fatto che non l’ho incontrato di recente un po’ mi rassicura – sottolinea – mi dispiace ovviamente per lui e per la famiglia. Io adesso me ne sto in casa”. Un altro vicino di casa si è intanto premurato di acquistare una mascherina, che tiene stretta in mano: “Ormai credo che serva a poco – osserva – sinceramente non so cosa fare, non so se verranno a fare il tampone”.
Si trova intanto in isolamento domiciliare volontario l’infermiere triagista piacentino che ha accolto il paziente zero al Pronto Soccorso di Codogno (Lodi): vive solo e, benché asintomatico, gli è stato eseguito il tampone. Lo fa sapere la Regione Emilia Romagna.
Negativo al test l’uomo rientrato dalla Cina con cui ha pranzato il paziente zero
Si apprende intanto che è risultato negativo al test l’uomo rientrato dalla Cina, con cui il 38enne ricoverato a Codogno per Covid-19 ha cenato più volte. Lo ha spiegato in conferenza stampa Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia. Le indagini tuttavia proseguono: “A un certo punto il virus viene eliminato e il test potrebbe non rilevarlo più”, ha precisato infatti l’assessore. Per questo il materiale biologico è stato “inviato all’Istituto superiore della sanità per la ricerca degli anticorpi”.
Immaginavo che prima o poi il pensiero unico ci avrebbe portato a sbattere. Negli ultimi anni il mucchio selvaggio non ha perso occasione per reclutare traghettati, dirottando risorse di ogni tipo e ancora continua. Al contempo NULLA è stato fatto per potenziare la struttura sanitaria, NULLA. Vi sono ospedali che manco hanno il reparto infettivi, altri che ce l’hanno fittizio, nel senso che vi sono medici che al massimo hanno curato un morbillo, al limite una meningite. Milano ha una potenzialità al coronavirus di 100 letti? voglio rovinarmi 200, e poi, e gli altri? Governi dove l’unica esagerazione sono state le tasse e gli immigrati, FINE.
Adesso direte che non potete far cadere il Governo perché c’è il virus, prima c’era l’IVA. Ma tali problemi provengono dalla vostra insipienza, cari compagni, dalle vostre sciocche chiacchierate in TV. Invece di pensare al fascismo o a festeggiare il centenario del PCI dovevate FARE, FARE, FARE altro!