Calcio a porte chiuse, sospese le attività di pallavolo e rugby. Lo sport chiude i battenti

25 Feb 2020 11:13 - di Redazione
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Niente calcio, niente pallavolo, niente rugby. Non solo gli stadi, sono molti gli sport che chiudono i battenti. Il calcio a porte chiuse in Italia per l’emergenza coronavirus. L’ipotesi circolata dopo i primi rinvii in serie A ha preso corpo in queste ore. Nelle regioni colpite dal coronavirus «resta il divieto di manifestazioni sportive. Per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse». A spiegarlo è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora al Tg2.

Calcio, i provvedimenti in vigore

«Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte. Ora con questo Dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria». Il provvedimento «non è stato esteso al resto d’Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi».

Le partite dell’Inter e della Juventus

E’ probabile che anche Inter-Ludogorets, ritorno dei sedicesimi di Europa League in programma il 27 febbraio a San Siro, si giochi a porte chiuse. Così come la sfida scudetto di domenica tra Inter e Juventus. È la stessa Figc a chiedere al governo l’autorizzazione per disputare alcune partite senza pubblico. La Federcalcio ha chiesto inoltre informazioni sullo stato di alcuni impianti, al momento chiusi dai rispettivi comuni e quindi non utilizzabili.

Non solo calcio, anche pallavolo e rugby

La Federazione italiana pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A maschile e femminile, ha deciso in una riunione d’urgenza di sospendere l’intera attività nazionale. La sospensione è a tutti livelli fino al primo marzo compreso. Si ferma anche il rugby, che ha decretato lo stop ai campionati fino al 1° marzo. Le competizioni degli sport invernali sono state sospese in tutta Italia per l’intera settimana.

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