Arrestato Vittorio Cecchi Gori. Appello di attori e registi: “Rischia di morire”
E’ stato portato a Rebibbia il produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori, al quale i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione relativo a reati finanziari, tra cui una bancarotta fraudolenta.
In soccorso di Cecchi Gori amici e attori
“Sarei felicissimo se gli dessero i domiciliari. Non è solo un fatto di età ma di salute. Andare in carcere può fargli solo male. Mi auguro di cuore per amicizia e perché sono più grande di lui di età che possa stare a casa. Hanno concesso i domiciliari a gente che ha fatto cose molto più gravi”. Lino Banfi ha commentato con l’Adnkronos la decisione di portare in carcere il produttore cinematografico, condannato per reati finanziari tra cui la bancarotta.
“Chiedo scusa, ma Vittorio Cecchi Gori è del 1942. E’ minimamente sensato imbastigliarlo?”. Lo scrive su twitter
Giuliano Ferrara a proposito della decisione di portare a Rebibbia il produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori, condannato per reati finanziaria tra cui la bancarotta fraudolenta.
“Per una volta la penso come Giuliano Ferrara. Vittorio Cecchi Gori è stato male un anno fa, ha avuto un ictus. Questa cosa rischia di farlo stare veramente male lì dentro. Spero che riesca a starci, ma spero anche gli diano gli arresti domiciliari”. Il regista Marco Risi, che ha lavorato con il produttore cinematografico toscano in diversi film, commenta con l’Adnkronos la decisione di portare in carcere il produttore cinematografico condannato per reati finanziari tra cui la bancarotta. E condivide anche la valutazione fatta da Giuliano Ferrara che oggi su twitter ha lanciato un interrogativo: “Chiedo scusa, ma Vittorio è del 1942. E’ minimamente sensato imbastigliarlo?”.