Anche le Sardine, nel loro piccolo, epurano i dissidenti. Espulso contestatore lucano (video)
Sardine sott’odio. La resa dei conti arriva per tutti, prima o poi. Persino per chi, come il movimento di Mattia Santori, è nato sotto il gran pavese della tolleranza e del bon ton come insegna della nuova politica. Che, invece, resta sempre quelle di sempre, con le sue liturgie, le sue ripicche e le sue vendette. A dispetto di tutto e tutti. Chiedere per conferma a tal Vincenzo Petrone, 52 anni, fino a qualche ora fa perfetto Carneade e ora in procinto di assurgere a protomartire dell’intolleranza sardinesca. È stato infatti appena espulso dal movimento.
Vincenzo Petrone aveva battibeccato con Santori
La sua colpa? Aver contestato Santori e la calabrese Jasmine Cristallo, freschi di incontro con i ministri Boccia e Provenzano per una panoramica sul tema delle autonomie regionali e del Mezzogiorno. C’erano i delegati di tutti il Sud, tranne la Basilicata. Sotto il palazzo c’era però Petrone, che non si è fatto pregare più di tanto prima di piantare la grana. Ma mal gliene incolse, visto che subito dopo gli è stato dato il benservito. Per giunta con dieci voti su 78 iscritti al gruppo delle sardine della Basilicata. È stato lui stesso a darne notizia con un attacco a Santori via Facebook: «Mi hai fatto espellere con dieci miseri voti, neanche Casaleggio è arrivato a tanto. Il dissenso si combatte con la parola, non con la censura».
Espulso dalle Sardine della Basilicata con 10 voti su 78
Il riferimento al guru dei grillini non stupisce. Il contestatore è un “ex” di molte sigle. È stato con la sinistra, militante di Rifondazione Comunista, quindi del M5S per poi approdare nel movimento “ittico“. Petrone, regista e scrittore, è un dissidente per vocazione. Condizione scomoda in politica, ma che invece dovrebbe essere ben coltivata alle latitudini di chi si professa apostolo del nuovo e si sente investito di una missione salvifica. Ma non è così. A conferma che grillini e sardine, al di à dei toni, sono fatti della stessa intolleranza.