Tommaso Manzo, da M.Arte premio in suo nome a Valerio Cutonilli «per la ricerca della verità»

20 Gen 2020 17:33 - di Redazione
TOMMASO MANZO

Sarà consegnato questa sera dall’Associazione culturale M.Arte all’avvocato, Valerio Cutonillisaggista, scrittore e appassionato ricercatore, soprattutto sul terrorismo – il premio intitolato alla memoria dell’avvocato Tommaso Manzo. Che di M.Arte è stato prima socio e, poi, entusiasta presidente per due anni. Fino al gennaio di un anno fa. Quando è venuto a mancare.

Il riconoscimento a Cutonilli sarà consegnato oggi alle 20,30 presso l’Auditorium Due Pini di piazza dei Giuochi Delfici a Roma.

M.Arte – Cultura per muovere l’Arte – che, proprio quest’anno spegne le undici candeline dalla sua fondazione, riconosce a Cutonilli «la sua preziosa ed eccezionale ricerca di una verità storica. Non soltanto nascosta, ma anche deliberatamente alterata e mistificata. Da un potere spesso occulto e criminale».

Premio Tommaso Manzo a Valerio Cutonilli per i suoi libri sul terrorismo rosso

«Valerio Cutonilli ha avuto il non indifferente coraggio di affrontare questo potere – spiega la motivazione del premio “Tommaso Manzo” – dimostrando le incongruenze e le contraddizioni di tesi chiaramente prefabbricate. Ad uso e consumo di un sistema pervasivo e trasversale. Incline a cercare colpevoli e mandanti soltanto in una determinata area politica».

«Già i titoli dei suoi libri testimoniano, da soli, che il brillante avvocato, trasformatosi in storico ed investigatore – riconosce M.Arte – ha voluto deliberatamente toccare due grossi nervi scoperti, e ancora doloranti, della prima Repubblica. La strage di via Acca Larentia, in cui persero la vita tre giovani militanti missini, con “Chi sparò ad Acca Larentia?“. E, poi, il successivo “Acca Larentia, quello che non è mai stato detto“. E la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Con “I segreti di Bologna” scritto assieme all’ex-magistrato Rosario Priore».

«Ma, come dimostrano alcune recenti nebulose sentenze – recita, ancora, la motivazione del premio “Tommaso Manzo” – l’impegno di Valerio Cutonilli è destinato sicuramente a continuare anche in futuro. La sua ricerca della verità verrà, infatti, prima o poi, coronata dal successo. Se la fortuna, com’è noto, arride agli audaci, il successo premia gli ostinati. E Valerio Cutonilli di audacia e di ostinazione ne ha da vendere».

L’impegno civile di Tommaso Manzo: politica, professione e sport

Nel corso dell’incontro, moderato dalla presidente di M.Arte, Roberta Di Casimirro, interverrà, per ricordare la figura di Tommaso Manzo, chi ne ha condiviso, in tutti questi anni, il percorso di vita e di impegno a tutto tondo: nella politica, nello sport, nell’avvocatura.

Maurizio Gasparri ricorderà dunque Tommaso Manzo e la politica. Fin da quando era in Ordine Nuovo con Pino Rauti. E quando poi rientrò nel Msi. E fu segretario e colonna portante della storica sezione Balduina del Msi di via delle Medaglie d’Oro 128c in anni davvero difficilissimi. E, poi, quando divenne consigliere comunale a Roma.
«Tommaso è sempre stato un riferimento. E un elemento di garanzia – dice il senatore di Forza Italia – Da giovane era diventato avvocato. E, quindi, provvedeva alla difesa legale dei militanti di destra che venivano perseguitati da quello che definivamo, allora, il regime. Poi, da dirigente politico di territorio, Tommaso venne aggredito dai comunisti. E, per questo, ferito gravemente. Divenne consigliere comunale, dirigente di partito. Sempre un elemento di saggezza, di esperienza, di tutela del nostro mondo».

Così Tommaso ha difeso i valori ideali e morali della destra

«Tommaso – ricorda ancora Gasparri – ha difeso i valori della destra, in termini ideali, morali, con grande trasparenza, grande coerenza, grande determinazione e coraggio. Ma ha anche difeso i testimoni militanti della destra aiutandoli sotto il profilo legale. Quindi ha difeso le persone e i valori. E di questo noi gliene siamo grati. E gliene saremo grati con una memoria, la sua, che non si perderà, mai, nel tempo».

Giosuè Bruno Naso, storico e bravissimo avvocato di quella indimenticabile pattuglia di legali che, in tempi veramente bui, non si ti tirò mai indietro per difendere i tanti camerati accusati ingiustamente, ricorderà Tommaso Manzo e il suo impegno nell’avvocaturaPenalista di grande umanità e valore. Tanto da essere eletto, più volte, negli organi di rappresentanza della categoria.

Renato Manzini, anch’egli avvocato, celebrerà Tommaso Manzo il maestro, con il quale ha condiviso lo studio legale: «La storia di Tommaso è la mia storia. Siamo stati sempre insieme. Il sodalizio professionale era Manzo e Manzini. Tommaso, pochi lo sanno, ma era un generoso. Il mestiere me lo ha insegnato lui. Siamo rimasti sempre molto molto vicini. E’ stato il mio fratello maggiore che non avevo avuto».

«Sempre sorridente, un po’ calciatore, un po’ avvocato»

Il presidente Asi Claudio Barbaro, ricorderà Tommaso Manzo nel suo impegno sportivo, in particolare come promotore dell’Asi, l’Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, di cui fu uno dei fondatori nel 1994.
Una realtà consolidata che, oggi, conta 130 sedi territoriali, 70 settori tecnici-sportivi e più di 5.000 operatori.

«Mi ha seguito come dirigente e responsabile della giustizia sportiva del Fiamma prima. E in Asi poi in tutti questi anni – ha ricordato Barbaro giusto un anno fa quando Tommaso Manzo venne, improvvisamente, a mancare – Sempre sorridente e goliarda. Voglio ricordarlo così: dentro lo spogliatoio prima di una partita di un torneo Fiamma. Con la maglia biancorossa della Fiamma Balduina a strisce verticali, omaggio proprio a Tommaso nato a Vicenza. Calzoncini ascellari quelli di Tommaso, calzettoni verdi da passeggio e scarpe classiche di cuoio. Un po’ calciatore, un po’ avvocato. Magro con le gambette come un canarino affamato. E, infatti, lo avevamo soprannominato “Canaris“».

Peppino Valentino invece, tratteggerà, di Tommaso Manzo, la storia umana e professionale.

 

 

 

 

 

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