Regionali, Renzi strappa anche in Puglia: «Italia Viva non appoggerà Emiliano»

16 Gen 2020 12:21 - di Michele Pezza
Emiliano

Ufficialmente gli screzi passati non c’entrano nulla. Il vero problema, azzarda Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, è «che sia Fitto che il governatore Emiliano guardano solo al passato». Le sue parole sanciscono lo strappo dei renziani in Puglia. Alle prossime regionali, dunque, l’attuale governatore non beneficerà dell’appoggio dei seguaci dell’ex-premier. Guai però ad accusarli di tatticismo. «Non andiamo contro Emiliano, lavoriamo a una candidatura adeguata a vincere in Puglia», dice ancora Rosato all’edizione barese di Repubblica. E tra i possibili candidati lascia cadere i nomi di Ivan Scalfarotto e Dario Stefàno. «Ma questi nomi – puntualizza il coordinatore di Iv – noi non li abbiamo mai citati». Ammette tuttavia che ci  lavoreranno nelle prossime settimane. L’obiettivo è indurre il governatore a sgombrare il campo: «Fare un passo indietro a volte non è una resa», concede.

Il coordinatore Rosato: «Emiliano faccia un passo indietro»

Chi invece non fa sfoggio di diplomazia è il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. A differenza di Rosato lei è pugliese purosangue e con il governatore ha un conto aperto. «Non è stato lo stesso Emiliano a dire: mai con i renziani? A differenza di lui, credo che le parole abbiano un senso», attacca la pasionaria in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.  Nel suo mirino, anche il metodo usato per candidare Emiliano, cioè le primarie del Pd. Ma è un risultato che Iv non riconosce come legittimante ai fini della coalizione. «Noi ci siamo sempre detti disponibili a discutere su un programma politico purché il tavolo fosse libero da ipoteche di qualsiasi natura», ricorda la Bellanova.

L’obiettivo è “agganciare” il movimento di Calenda

Le parole del ministro fanno intravedere uno strappo più profondo. La Puglia è destinata a non restare un caso isolato. E infatti analoghe frizioni si registrano in Calabria, dove anche il dem Calippo corre senza l’appoggio dei renziani. «Governiamo con Pd e 5Stelle – aggiunge infatti la Bellanova – ma non parliamo di alleanza strategica e sui territori abbiamo sempre detto: valuteremo di volta in volta. Di contraddittorio non c’è nulla». Sullo sfondo resta l’intesa con Calenda. L’obiettivo è «non arrendersi» né al «trasformismo» di Emiliano né al «pericoloso sovranismo delle destre». In mezzo, conclude, «c’è lo spazio del riformismo».

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